FERMO – Cresce la qualità del vino marchigiano, non può che crescere chi lo sa riconoscere e poi spiegare. La Fondazione Italiana Sommelier delle Marche ha accolto 44 nuovi sommelier al termine del corso professionale che ha coinvolto Falerone e San Benedetto del Tronto.
Un percorso non semplice, concluso con un esame professionale davanti al presidente Marco Medori: “Sono soddisfatto e orgoglioso del percorso portato a termine dai nostri corsisti, un viaggio lungo, affascinante, approfondito e complesso, fatto di cultura e passione che neppure le restrizioni del Covid sono riuscite a inficiare”.
Fondamentale l’apporto di Roberto Greco, docente della sede centrale di Roma, che ha presieduto gli esami. E poi ovviamente il grazie “a tutti i nostri sommelier di servizio e direttori, che hanno permesso lo svolgimento dell’esame e, soprattutto, dell’intero corso, svolgendo la loro attività con professionalità e dedizione”.
A dirigere il corso nel Fermano è stato Tommaso Annibali che ha trovato nel comune di Falerone e in particolare l’assessora Pisana Liberati il partner ideale per promuovere la cultura del vino come veicolo sociale di valorizzazione del territorio e di ampliamento delle competenze personali. A San Benedetto, invece, come direttore si è mosso Lucio Franceschelli.
Ci sono voluti 52 incontri, 130 ore di lezione, 160 vini degustati e visite in cantina prima dell’esame che ha permesso ai 44 studenti di diventare sommelier ed entrare nella famiglia della Fondazione Italiana Sommelier, con sede a Roma all’Hotel Cavalieri, che è proprietaria anche del marchio “Associazione Italiana Sommelier dell’Olio” ed è membro di “Worldwide Sommelier Association”, l’Associazione dei Sommelier nel Mondo. La Fondazione è anche autrice della guida BIBENDA, che premia vini, oli grappe e ristoranti.
In prima linea negli eventi culturali, è partner dell’iniziativa ‘Un calice di filosofia’ che l’impresa sociale Wega sta portando nel territorio, abbinando il pensiero del filosofo Alessandro Pertosa e del coach Domenico Baratto al miglior nettare prodotto nelle cantine delle Marche.
Prossimo appuntamento, a cui non mancheranno i neo sommelier, è per il 26 marzo a Villa Bianca di Montegranaro con ‘Le cinque gocce’, a partire dalle 11.30 con un incontro che vivrà d una conferenza con due docenti sul tema e poi una serie di degustazioni di vino e olio con accompagnamento musicale.