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Nuove strutture e tecnologia, il Polo Urbani investe: analizziamo muscoli e grasso degli alunni. Un aiuto per crescere sani

6 Febbraio 2025

PORTO SANT’ELPIDIO – Il Liceo Scientifico Sportivo è un’esclusiva del Polo Urbani, poi c’è anche la curvatura condivisa con il Tco di Fermo. Logico quindi l’investimento in spazi, come la nuova tensostruttura da 170mila euro realizzata dalla Provincia con fondi Pnrr inaugurata ieri con una partita di calcetto tra studenti.

“Ne avevamo bisogno, c’è fame di luoghi perché siamo tanti e continuiamo a crescere” spiegano i professori di educazione fisica Guerrieri, Traini e Montesanto. Che non si limitano alle ore mattine, visto che all’Urbani sono tante le attività extracurriculari sportive, tra cui il baskin, la pallacanestro che unisce disabili e normodotati, e il progetto neve che ogni anno porta 150 studenti a sciare dopo medi di lavoro fisico mirato a scuola. "Lo studio va sempre abbinato all'azione, è fondamentale" ribadiscono.

Ma non bastava questo, perché l’istituto guidato dalla dirigente Laura d’Ignazi voleva dare di più. Ed ecco che entrando in una stanza al piano terra del Polo Urbani, ci si trova di fronte alla tecnologia. Tre macchinari, connessi tra loro, che hanno un obiettivo comune: fotografare lo stato di salute del ragazzo, “ma è a disposizione anche del corpo docente, e definire il miglior percorso fisico e alimentare per migliorare la propria condizione”.

Dop aver tagliato il nastro insieme con il vicesindaco Balestrieri e l'assessora Bracalente, ufficio tecnico, studenti e professori, il presidente della Provincia Michele Ortenzi si è fermato per capire la funzionalità del macchinario che arriva dalla Corea del Sud, un attrezzo unico nel suo genere.

“La differenza tra quelle che si possono comprare è solo sul livello di analisi. Con questa – spiega il professor Montesanto – una volta che il ragazzo ci sale, senza scarpe e normalmente in t-shirt e pantaloncini, si rilevano una serie di dati fondamentali. Si parte dall’analisi muscolo – grasso”. Tutto però parte dallo statimetro, “perché avere l’altezza esatta è importante per le altre analisi, visto che è tutto legato a proporzioni”.

Nel dettaglio, K. è praticamente perfetto: ha una massa muscolo scheletrica di 32 chili, superiore alla media e ha una parte di grasso di 7,5 kg, con una percentuale rispetto al peso di 11,5%. Normalmente, la persona normale attenta punta al 15%, i professionisti stanno sotto il 10. Ed è importante, perché per ogni 1% di massa grassa anche uno perde guadagna 2,5 centimetri di salto verso l’alto.

Avere massa muscolo scheletrica significa avere salute, il muscolo scheletrico porta in dotazione dell’organismo delle sostanze antinfiammatorie che circolano per tutto il corpo e creano barriere ai radicali liberi, quelli che invece distruggono l’organismo. Mentre il grasso ha un obiettivo opposto, tende a infiammare.

“La macchina prosegue la sua analisi con la massa magra, che comprende tutto, dall’osso alle vene, gli organi e lascia fuori il grasso. Tra l’altro analizza anche la differenza tra i due arti, l’equilibrio. Altri dati fondamentali sono l’acqua extra cellulare e il grasso viscerale, ovvero quello dannoso che si posiziona nella zona della pancia. E questo cresce con l’età”.

Da qui un consiglio rapido il glucosio va nel fegato e nei muscoli, ma se ne immettiamo di più diventa grasso viscerale. Per cui, bisogna evitare i picchi glicemici, altrimenti non c’è attività sportiva che tenga. “Basta poco: mangio pasta integrale, ma mangio un po’ di insalata prima che fa sì che il glucosio che arriva dalla pasta venga assorbito in maniera più lenta e così l’insulina sta ferma e la glicemia è in equilibrio, il corpo così ha il tempo di assorbire ed evitare che il glucosio giri per il corpo rendendosi fastidioso. E se accade questo, non basta fare gli addominali, l’alimentazione diventa fondamentale” chiarisce Montesanto.

Che ammette che “capita di analizzare molti ragazzi magri, tranquilli, che non fanno sport, li abbiamo indirizzati verso l’attività giusta. Perché è magari necessario aumentare il muscolo scheletrico”. Tutto questo dopo trenta secondi passati sulla macchina coreana.

Al termine dell’analisi il docente, consultandosi con il nutrizionista che è presenta a scuola, dove necessario consiglia anche un piano alimentare per favorire la corretta crescita degli alunni. Che vengono poi monitorati per vedere se la crescita muscolare va di pari passo con il calo del grasso. “Noi questo esame ora lo facciamo agli alunni e alunne dei primi anni. Questa analisi deve essere uno sprono facendo emergere differenze tra chi fa sport e chi no, in modo da stimolare i nostri giovani”.

La macchina è frutto di un progetto regionale riservato ai Liceo Sportivi delle Marche dietro il finanziamento che ha permesso l’acquisto del macchinario, che vale 16mila euro. “E non ci siamo fermati qui, abbiamo acquistato anche dei GPS real time che facciamo indossare con la pettorina agli alunni per monitore l’attività. Sistemi utilizzati anche nella serie A di calcio. Ci siamo quindi dotati di tecnologie di proprietà che avevo studiato alla Fiera del fitness, e che normalmente entrano nelle farmacie, negli studi professionali” conclude Montesanto davanti a una soddisfatta dirigente.

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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