FERMO – Un Comune che non si è fermato. Fermo ha approvato il bilancio consuntivo con un avanzo di un milione di euro per gli investimenti e di cassa da 500mila euro, con un indebitamento finale da 40milioni. “Quando entrammo nel 2015, l’indebitamento era di 48milioni. A riprova del buon lavoro ci sono otto milioni di euro risparmiati”.
Il controllo dei conti sarà fondamentale nei prossimi mesi, “a dire il vero già dai prossimi giorni quando presenteremo importanti tagli alle tasse per le attività commerciali, investendo un milione di euro” sottolinea il sindaco Paolo Calcinaro.
Il rischio nuove povertà è molto concreto, “nonostante il lavoro enorme svolto durante l’emergenza con 2300 buoni pasto consegnati e, per i prossimi giorni, l’attivazione dei centri estivi, con i primi otto autorizzati. “Quattro comunali a San Tommaso, Santa Petronilla, Lido Tre Archi e Monte Pacini e quattro privati. Ma e ne sono in corso di autorizzazione altri quattro, con procedure snelle e il parere dell’Asur per essere tutti più sicuri” spiega Calcinaro.
L’assessore Mirco Giampieri lavora in silenzio, grazie anche a degli uffici efficienti guidati dal dirigente Gianni Della Casa e al Ponte, preso come esempio per tutti i privati e le associazioni che hanno collaborato. “Abbiamo aggiunto risorse comunali per dare respiro alle famiglie ai fondi statali. E con i buoni alimentari abbiamo raggiunto 2289 nuclei familiari. Abbiamo dovuto supportare famiglie che non avendo ricevuto casa integrazione per mesi, nuclei non previsti”.
Il nuovo aiuto ora è per dare respiro alle famiglie, ai più piccoli: “Abbiamo attivato i centri estivi, volendo otto possono partire già lunedì. Quelli comunali sono gratuiti”. Ma il pensiero è già a settembre: “Per ora abbiamo gli ammortizzatori sociali, poi ci saranno le ferie. Cosa accadrà tra settembre e ottobre, quando le piccole attività a conduzione familiare non riusciranno a confermare i pochi dipendenti che hanno? Per questo stiamo vedendo anche con l’Ambito su come usare il fondo di povertà e i vari sgravi fiscali che stiamo mettendo in campo. Di certo serviranno aiuti ministeriali se il quadro si complicherà” ribadisce Giampieri.
E aggiunge Calcinaro: “I rischi vengono da due situazioni: il 31 agosto, quando finirà il blocco dei licenziamenti e quando gli stagionali guarderanno i conti. Avranno accumulato abbastanza per superare il periodo di chiusura invernale? Avranno liquidità per coprire tutto l’anno? Dobbiamo farci trovare pronti ad affrontare questa situazione con nostre risorse e con aiuti statali. Il prossimo bilancio avrà priorità, di certo una di queste sarà il sostegno sociale. Ma sia chiaro, un’altra operazione di buoni pasto sarà possibile solo se verrà finanziata a livello statale, parliamo di 240mila euro”.
r.vit.