FERMO - Quando nel calcio si arriva ad attaccare con costanza l’arbitro, significa che si è vicini ai titoli di coda. Crearsi l’alibi è uno degli errori che si commettono dentro le società che traballano.
E questo ha fatto, purtroppo, la Fermana del direttore generale Fabio Massimo Conti (nella foto con il ds Matteo Scala). Che non è mai tenero con i fischietti, ma che questa volta ha autorizzato la pubblicazione, con comunicato ufficiale e non semplici dichiarazioni, un elenco di toriti subiti. E questo a poche ore da un nuovo match delicato che i canarini devono affrontare con l’obiettivo di vincere.
I padroni di casa hanno sei punti in più, ma non sono certo una corazzata. Ma questo valeva anche per le ultime due avversarie dei canarini. Che tra l’altro, dopo questa trasferta, si ritroveranno al Recchioni per il caldissimo derby contro la rivelazione Ancona. “Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, stateci vicino” le parole cariche di amore per la maglia del presidente Simoni
Tornando al dossier, la società gialloblù sottolinea che “in un campionato in cui le distanze in classifica sono effettivamente minime, gli episodi e le decisioni arbitrali vanno ad incidere in maniera spesso determinante”. Premessa per dire in maniera chiara che “Queste decisioni a danno della Fermana sono andate, in maniera decisiva, a incidere sui singoli risultati e di conseguenza anche sulla classifica finale”.
Tra le partite incriminate ci sono Fermana – Lucchese, “dove non abbiamo avuto due rigori”; Reggiana-Fermana, “con rosso a Mbaye mentre si difendeva”; Modena-Fermana, “rigore negato a Marchi a fine primo tempo”; Fermana-Carrarese, “con un fallo di mano evidente del difensore per passare la palla ala portiere”; Fermana-Vis Pesaro, “con trattenuta netta su Cognigni no fischiata in area”; Siena-Fermana “con fallo di mano prima del raddoppio senese”.
Tanti episodi, guarda caso nessuno in partite che la Fermana ha vinto, che fanno dire in maniera netta ai dirigenti: “Chiediamo metri di giudizio quanto più oggettivi possibili. Il tutto per non incidere in maniera determinante sul risultato sportivo”. Ma non sia mai “che chiediamo favori o favoritismi”. E per fortuna che gli arbitri la domenica non leggono i giornali locali, ma si sa, il web non ha confini.