di Valentina Sabelli
FERMO - “Matteo è stato un grande aiuto per la nostra società in alcuni momenti delle passate stagioni. Quando il cambio del direttore è diventato imminente, la Fermana non ha avuto dubbi. Siamo legati a lui oltre che grazie all’amicizia sportiva, anche dall’amicizia fuori dal campo”. Il direttore generale Fabio Massimo Conti presenta il novo acquisto.
Matteo Scala ha un passato blasonato: il Carpi, il Bari e nell’ultima stagione è stato vice team manager del Napoli. Figura fondamentale nel rinnovo del prestito del bomber Neglia, va a sostituire Andreatini dopo quattro anni di permanenza. L’ex Ds ha scelto Forlì, dove ha anche portato l’ex alenatore canarino Cornacchini.
Approdato a Fermo solo da qualche ora, la prima sensazione è stata quella di “respirare aria di appartenenza”.
Direttore Scala, cosa l’ha convinta ad approdare a Fermo?
“Il Dg ha parlato di amicizia. Mi è stata fatta una proposta, non ci ho pensato nemmeno 15 secondi. Ho accettato”.
Lei è abituato a società che hanno a disposizione dei budget completamente diversi da quelli su cui conta la Fermana. Come pensa di affrontare la questione budget limitato?
“Ho l'esperienza del Carpi e la filosofia è molto simile a quella della Fermana. Punteremo sui giovani e credo sia il modo più stimolante di lavorare. Avere dei budget più importanti può essere un’arma a doppio taglio.”
Lei sta arrivando in corsa, pensa di essere svantaggiato in un qualche modo?
“Arrivando in corsa bisogna molto contare sul lavoro di squadra e quindi conto molto sul lavoro che la Fermana ha svolto. Parliamo di un mese di ritardo, generalmente il nostro lavoro inizia a giugno ma saremo bravi a coordinarci nei tempi”.
Conosce già qualche calciatore in rosa?
“I calciatori a livello tecnico li conosco quasi tutti. Credo che il vero valore aggiunto di questa squadra sia il gruppo storico che vive un forte senso di appartenenza che traccia la strada e fa da traino agli altri che si inseriranno in rosa”.
Quali sono gli accordi con la società per la sua permanenza?
“Abbiamo previsto un anno di contratto”.
Secondo lei è possibile costruire legami con società di serie A per sviluppare nuovi talenti?
“Il discorso serie A è complesso. Si dovrebbe parlare di un sistema articolato di fattori e non ne verremmo fuori in poche parole. Indubbiamente bisogna coltivare il settore giovanile per cercare di far emergere il talento dei ragazzi. La nostra nazionale ha vinto un Europeo e molti di loro provengono dalla serie C, questo a dimostrazione che si può fare”.
E con Scala si parte: 15 luglio iniziai il ritiro. “Siamo pronti a ripartire”