FERMO – “Un passo indietro”. Ecco cosa è per Simone Mariani, presidente di Confindustria Centro Adriatico, la mancata estensione dello sgravio contributivo, previsto per il Mezzogiorno, alle aree di crisi industriali complesse del “Distretto delle Pelli - Calzature Fermano - Maceratese” e della “Val Vibrata - Valle del Tronto Piceno”.
La proposta di includere anche i nostri territori era stata ripetutamente sollecitata dai vertici di Confindustria. “Tutta la Provincia di Fermo e in parte quella di Ascoli Piceno resterebbero fuori anche da queste nuove provvidenze finanziarie. In attesa di verificare i testi ufficiali delle norme che verranno definite dal Parlamento - riprende Mariani - è inaccettabile l'aver completamente disatteso le legittime aspettative di un distretto calzaturiero che da anni ha sollevato in tutte le sedi istituzionali la questione dell'alto costo della manodopera”.
Non solo, anche per i 25 comuni coinvolti, tra cui anche Grottammare e Comunanza che sono fuori dal bacino del Tronto, ci sono dubi sulle risorse. “Saranno disponibili solo quando verranno definiti i criteri di accesso. Infatti il riparto delle risorse, nonché la definizione degli aspetti operativi sono rimessi ad un DPCM da adottare su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale. Al contrario la decontribuzione fino al 2029 avrebbe da subito potuto incidere sulle sorti di numerose imprese ad alta incidenza manifatturiera, già in difficoltà prima del Covid ed ora letteralmente in ginocchio".
Insomma, “un passo falso che rischia di compromettere definitivamente la competitività delle imprese locali e l'attrattività delle nostre Province”. Ma, come spiegato dall’onorevole Lucentini e dal vicesegretario Dem Alessandrini, “l'auspicio è che il Governo e il Parlamento intervengano tempestivamente”.