di Raffaele Vitali
MILANO / MONTEGRANARO – Chi si ferma è perduto. Anche se da sempre sei una delle aziende più brave a lavorare il cuoio, a realizzare scarpe eleganti che uniscono pelle e manifattura. E così, al Micam in corso nella Fiera di Rho, l’azienda Franceschetti di Montegranaro è arrivata con un prodotto innovativo, una sneakers che si personalizza dalla linguetta. “Proprio così – spiegano Andrea Franceschetti e Alessandro Medori – perché siamo andati oltre la classica scarpa caratterizzata da pellami o disegni”.
In mano hanno una T-Switch. “Una scarpa sportiva che ha una base comune per uomo e donna, un modello bianco, pulito. Suola leggerissima, vitello e camoscino interno. Poi c’è l’in più, che abbiamo anche brevettato: una linguetta colorata che può essere in neoprene, pelle, jeans e altri materiali, che si cambia con un semplice gesto”.
Praticamente, il cliente compra la scarpa e poi con una piccola spesa può anche prendere linguette diverse e avere così una scarpa differente in base al dresscode. Che l’azienda ci creda lo si capisce dall’investimento: “Il brevetto consiste nell’intercambiabilità del componente attraverso un sistema di aggancio particolare ed efficiente, molto semplice e intuitivo” precisano i due giovani che stanno portando linfa e idee dentro lo storico brand veicolato in ogni angolo del mondo da Arturo Venanzi.
La scarpa sarà in commercio da gennaio, i clienti sono già entusiasti, piace anche il laccio. Primi feedback positivi in fiera, ma anche sulle pagine social del nuovo brand. “Chi compra la scarpa riceve all’interno anche le spiegazioni per il montaggio e smontaggio, con tanto di qr-code che collega subito a un tutorial che descrive nel dettaglio le azioni da fare. Che sono veramente semplici, anche grazie al laccio gommato che permette di indossare la scarpa come se fosse una pantofola”.
Per la nuova generazione dell’azienda di Montegranaro vinta anche la sfida del prezzo che sarà competitivo e che permette al negoziante, comprando una mini collezione da otto paia di ricevere tre varianti di linguetta, il che significa poter esporre 24 modelli. Anche questo è un valore aggiunto in tempi di attenzione ai costi, per chi produce e per chi vende.