FERMO – Inevitabile essere preoccupati, anche se da domani le Marche tornano in zona gialla. “Alla crisi economica, alla devastazione del sisma, alla pandemia si aggiungono una crisi politica che disorienta e le incertezze su come cogliere le opportunità del cosiddetto Recovery Plan. Per usare un’immagine dal calcio mi viene da dire che è da settembre 2020 che siamo a girare intorno alla bandierina del calcio d’angolo” sottolinea Paolo Silenzi, presidente della Cna di Fermo.
Non solo Next generation Eu, perché sul tavolo del Governo c’è anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che va consegnato entro il 30 aprile alla Commissione Europea. “Rappresenta una svolta di portata storica per l’Europa, così il PNRR deve rappresentare per l’Italia una netta discontinuità nella capacità di programmare, riformare, investire per la modernizzazione del sistema Italia” aggiunge il direttore Alessandro Migliore.
Tante risorse in arrivo, nel prossimo quinquennio la Cna di Fermo calcola 40miliardi a diposizione. “Il Piano non esaurisce gli interventi. Il governo, quale che sia, dovrà continuare ad assicurare risorse per realizzare i progetti di sostegno all’economia già individuati".
Il messaggio è chiaro: "Non si tocchino le misure contenute nel Piano Straordinario per Made in Italy, approvato nel 2020, gestito dall’ICE Agenzia e dalla Simest, a sostegno della promozione dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, che dovrà ottenere risorse adeguate e sempre più orientate alla proiezione sui mercati esteri delle nostre imprese di piccole dimensioni. Senza, per il nostro territorio sarà ancora molto più dura” conclude Silenzi.