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Non solo Cina, la moda corre e torna a sfilare. Nelle Marche produzione industriale in crescita

25 Maggio 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – La produzione industriale reagisce. Vuole reagire. Anche nelle Marche. Secondo i risultati dell'indagine condotta dal centro studi di Confindustria Marche, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nel periodo gennaio-marzo la produzione ha registrato un aumento del 7,5% su base tendenziale (+9,4% la media nazionale, con variazioni positive per tutti i settori tranne il sistema moda.

L’andamento delle vendite ha chiuso a +9,2%, con un andamento favorevole più evidente sul mercato interno (+16,4%) rispetto all'export (+2%), condizionato dalle performance deboli di alimentare e gomma-plastica e dal calo del sistema moda.

Nel trimestre sono rimasti stabili i livelli occupazionali (-0,1%), mentre le ore di cassa integrazione hanno subito un forte aumento rispetto al primo trimestre 2020, passando da 1,4 a 21,2 milioni. "Cresce la fiducia nella ripresa economica da parte delle imprese marchigiane per il secondo trimestre 2021” commenta il presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni.

La moda è ora attesa al rilancio, considerando il peso che ha nell’export marchigiano e in particolare per il distretto fermano-maceratese. Il primo segno di vita arriva da Milano che annuncia il ritorno in presenza delle sfilate. Dal 18 al 22 giugno torna Milano Moda Uomo, con tamponi gratuiti per gli operatori e quattro sfilate in presenza: Dolce & Gabbana il 19 giugno; Etro il 20 giugno; Giorgio Armani il 21 giugno con una doppia passerella.

In tutto, sono 48 gli appuntamenti, 9 le presentazioni su appuntamento e 6 gli eventi per un totale di 63 brand in calendario. Tra le novità, il debutto di Diesel che, con il nuovo direttore creativo Glenn Martens, il 21 giugno presenterà una collezione 'allgender'. Prima volta in calendario anche per vari marchi tra cui Andrea Pompilio per Harmont & Blaine con la linea di scarpe prodotte a Torre San Patrizio da Enrico Paniccià (foto Mffashion)

Spazio anche per nove stilisti emergenti che punteranno sulla sostenibilità, su precisa volontà del presidente Carlo Capasa. “Siamo pronti ad accogliere in sicurezza gli operatori che potranno viaggiare da giugno, daremo la possibilità di fare tamponi gratuiti per stampa e buyer, e stiamo delineando le linee guida con Ats per la sicurezza, su cui abbiamo sempre puntato come si è visto a settembre e luglio scorsi, tanto che sulla stampa internazionale siamo stati additati come la settimana della moda più sicura al mondo».

Si torna pian piano alla normalità, ma senza perdersi per strada i pezzi costruiti negli ultimi mesi, così gli appuntamenti di Milano Moda Uomo saranno amplificati, come successo nelle ultime edizioni, in tutto il mondo, grazie a partner come Tencent Video, per la Cina continentale”.

E proprio la Cina sta trainando la ripresa del settore che, secondo i Fashion Economics Trends della Camera della Moda, prevede di chiudere il 2021 con un fatturato di 80 miliardi di euro, in crescita del 17% sul 2020. In particolare, l'export dovrebbe crescere del 13% e l'import del 9,2%.

“Marzo è stato il mese di svolta, di inversione di tendenza, anche se non siamo ancora - dice Capasa - ai livelli pre Covid, ma stiamo andando meglio del massimo previsto, dovremmo chiudere con un meno 10% sul 2019 e speriamo che il 2022 ci riporti ai fatturati abituali”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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