FERMO - Hanno il dito sul bottone rosso, gli serve solo di conoscere le regole di ingaggio e sono pronti a partire, a dare il via alla stagione estiva di Fermo. Che ci sarà, di certo ridotta, ma ci sarà. “Non possiamo lasciare una città vuota”. E tantomeno il comune capoluogo può abbandonare un mondo, quello ad esempio degli spettacoli, che è il piccolo Calimero del sistema.
“Stiamo cercando – spiegano gli assessori Francesco Trasatti e Mauro Torresi - di selezionare spettacoli con una o due persone sul palco. Può essere che Fermo sui Libri, format gestibile, possa essere replicato in estate. Poi penso a Catà, al Cabaret, all festival della chitarra o al Jazz”.
Il punto è: poche persone sul palco e pubblico contingentato. “Vedremo per il teatro dell’Aquila, vedremo per villa Vitali. Dovremo omologare al Covid alcuni spazi e pensiamo a piazza del Popolo, villa Vitali e uno in zona mare per far confluire quel poco di programmazione al loro interno”.
Le regole saranno: controllo ingresso, controllo uscita e distanziamento. “Se riattiveremo in città le animazioni, essendoci totale rivoluzione, una cosa è certa: una parte di budget sarà destinato a far lavorare gli artisti locali, per chi è del territorio. Sappiamo che grandi iniziative sono a rischio, come il Palio dell’Assunta, ma altro lo organizzeremo. In linea con la situazione di difficoltà mi sembra giusto che nell’ambito di una seppur minima programmazione dovunque sarà i nostri artisti vengano supportati, avendo perso date e appuntamenti”.
Pensano a chi lavora, insieme con l’assessore al Bilancio Sabino Febi, non è questione di leggerezza: “Non è solo il front man il protagonista. Ci sono i service, le tipografie, c’è un piccolo mondo dietro ogni cosa. E le possibilità di farli lavorare ci sono”. Un esempio dell’estate che sarà è quanto avvenuto con Arisa sul palco di villa Vitali un anno fa con la sua voce e uno strumento.
“Ecco, non faremo entrare 1400 persone, ma 400 dentro la villa ci potranno andare” precisano sapendo però che tutto è fermo in attesa dei chiarimenti dal Governo e dalla Regione sul tema delle responsabilità.
Raffaele Vitali