FERMO - La Squadra Mobile della Questura di Fermo, giovedì mattina, ha tratto in arresto un giovane ventisettenne, cittadino tunisino, noto alle Forze dell’ordine per essere uno dei principali autori, da anni, di numerosi reati contro il patrimonio, la persona e lo spaccio di sostanze stupefacenti, perpetrati soprattutto a Lido Tre Archi, ma anche negli altri comuni costieri.
Il delinquente era stato risottoposto alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per cinque anni, inflittagli con lo scopo di contrastare la sua capacità criminale a commettere reati che offendono e mettono in pericolo la sicurezza o la tranquillità pubblica, essendo stato più volte inosservante all’obbligo di soggiorno nel comune di Ripatransone, nonché del divieto di soggiorno nel comune di Fermo.
Ripercorrendo i fatti accaduti, i poliziotti della Squadra Mobile in servizio di controllo del territorio a bordo di due auto civetta, lo scorso 12 giugno nel percorrere Via San Marco di Fermo, incrociavano la costosa Audi A6 station wagon di colore blu, alla guida della quale riconoscevano, senza ombra di dubbio, il criminale tunisino. Ne nasceva un inseguimento durante il quale il fuggitivo riusciva a far perdere le proprie tracce; ma i poliziotti non si davano per vinti.
In ragione della consolidata abitudine del pregiudicato di disattendere le prescrizioni e le misure a cui era stato sottoposto, veniva intrapresa, senza interruzione, un’attività di monitoraggio dei movimenti del tunisino alla quale si andavano ad aggiungere specifici controlli domiciliari presso l’abitazione dichiarata dallo straniero e ubicata a Porto Sant’Elpidio. Nel corso degli anzidetti controlli, effettuati sia di giorno che di notte, non veniva mai trovato in casa, a riprova della sua refrattarietà ai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività di monitoraggio permetteva di individuarne la sua presenza nel tratto di arenile prospicente l’area parcheggio di Via Ugo La Malfa, nel quartiere Lido Tre Archi di Fermo, dove la Squadra Mobile, con un equipaggio della Squadra Volante, fatto intervenire in ausilio, si avvicinava al pluripregiudicato con una manovra a tenaglia, volta a bloccargli le eventuali vie di fuga e lo arrestavano.
Durante l’arresto, il tunisino, a riprova della sua pericolosità sociale, con fare rabbioso e tracotante, minacciava gravemente gli operatori. Veniva così denunciato all’Autorità Giudiziaria per inosservanza degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella mattinata di ieri, il Tribunale di Fermo convalidava l’arresto del giovane e disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari.