PORTO SANT'ELPIDIO - Rischia di finire di nuovo in carcere per non aver rispettato la misura imposta dal tribunale dopo che l'uomo che aveva aggredito a colpi di martello lo ha filmato con il telefonino lontano dall'abitazione dove doveva restare perché era ai domiciliari.
Protagonista un 64enne residente a Porto Sant'Elpidio che per il pubblico ministero adesso deve tornare dietro le sbarre, la richiesta è stata presentata al gup che deciderà nell'udienza del 30 giugno.
Tutto inizia quando il 64enne aggredisce a colpi di martello, minaccia di morte e brandisce un coltello verso un uomo che aspettava in strada a Porto Sant'Elpidio. La vittima viene soccorsa e finisce all'ospedale Murri con diverse ferite e una prognosi superiore a 90 giorni.
L'aggressore però, difeso dall'avvocato Gianvittorio Galeotta, non rispetta gli arresti domiciliari imposti dal giudice e qualche settimana dopo l'accaduto in strada sulla Statale incrocia con lo sguardo la sua vittima.
Che mentre si trova in auto ha la prontezza di filmare l'accaduto per timore di una nuova violenta aggressione e subito dopo di rivolgersi ai carabinieri. I militari dell'Arma con in mano il filmato, la testimonianza dell'uomo e di altre persone presenti, dopo indagini approfondite, mettono tutto nelle mani della Procura.
A questo punto il pm chiede un aggravamento della misura degli arrestati domiciliari anche alla luce del fatto che i due vivono a circa 400 metri di distanza. Ora sarà il gup a decidere. La vittima è assistita dall'avvocato Rossano Romagnoli (nella foto).