SANT’ELPIDIO A MARE – Altro che consegna delle schede, il comune di Sant’Elpidio a Mare, per mano del suo sindaco Alessio Pignotti, mette l’elmetto e va allo scontro. “Ci siamo costituiti in giudizio nell’ambito del procedimento avviatosi davanti al Tar a seguito del ricorso elettorale di Fabiano Alessandrini” spiega Pignotti.
È stato indeciso, poi la decisione dopo un lungo confronto con l’avvocato e la coalizione: “Ho deciso dopo aver rivisto le quattro schede contestate e per rispetto dei 2900 elettori che mi hanno votato al primo turno e i 3200 del secondo e che, certamente, hanno espresso in maniera univoca la volontà di eleggere me”.
C’è il poi il motivo più alto: “Vorrei cercare di evitare, all’ente in primis, il commissariamento (e il conseguente rallentamento dell’attività) e in secondo luogo le spese e l’impegno di un nuovo turno elettorale. Sarebbe a dir poco sconveniente, in questa fase storica, in cui tutti, minoranza compresa, mi spingono ad accelerare e accelerare per cogliere appieno tutte le occasioni del Pnnr e per la massima efficienza della macchina amministrativa, tornare al voto”.
Nulla contro l’ex candidato Alessandrini: “E’ un suo diritto chiedere che sia fatta luce su quanto avvenuto al momento dello spoglio ma, allo stesso tempo, ritengo che sia un mio diritto tutelare il prosieguo dell’attività amministrativa avviata senza perdere tempo e terreno”.
r.vit.