*Quello che sta accadendo alla Fermana Calcio deve aprire a una riflessione maggiore. Da un lato ci sono le aspettative, dall’altro la realtà. Della seconda fa parte la classifica dei canarini che è più impietosa rispetto al valore della squadra. Ma è la classifica che fotografa lo stato economico di un territorio incapace di trovare risorse al suo interno per sostenere lo sport professionistico.
Tra le aspettative ci sono quelle dei tifosi, che vorrebbero sempre i beniamini nelle zone alte della classifica. Quei tifosi che sui social parlavano di azionariato popolare e supporto, ma che poi, alla fine, non hanno raggiunto i mille abbonamenti. E si sa quanto la certezza di pubblico, e di incassi, conti per una società.
Quando realtà e aspettativa non combaciano, tutto frana. Contestazioni, tensioni, insulti, delicati incontri fuori dallo stadio, tutto quello che a poco serve per migliorare la situazione. Perché qui non c’è una squadra di sfaticati, come ha ricordato capitan Giandonato, ma semplicemente di giocatori limitati tecnicamente e non ancora ben allenati.
Se in pochi mesi cambi allenatore, direttore generale e preparatore atletico, l’unica cosa che puoi fare è avere pazienza. Parlare di retrocessione a novembre è una vergogna, soprattutto perché la squadra è viva.
Quello che il territorio dovrebbe capire è che per migliorare servono soldi. I Simoni sono proprietari a tutti gli effetti, pensare che vogliano essere la famiglia di una anticipata retrocessione è impossibile.
Se la provincia Fermo dovesse perdere la serie C, dopo aver abbandonato la massima serie nel basket, sarebbe ancora più povera. E questo nonostante la grande stagione che sta vivendo Grottazzolina, grazie al nuovo sponsor Yuasa Battery.
Possibile che risorse e brand arrivino nella seconda serie del volley e che la Fermana giochi ancora senza marchio sulla maglia? Proporzionalmente i mille tifosi del PalaGrotta dovrebbero diventare 5mila al Recchioni, ma mentre a Grottazzolina si lavora per diventare squadra del territorio, a Fermo si rafforza l’asse col Girfalco.
Lo sport da tempo non è più solo valori tecnici, servono professionisti in ogni ruolo e non basterà ‘mister Wolf’ Tintinelli, come non è bastato a Montegranaro il lavoro dell’ex dg Vacirca oggi all’Armani, se dal campo e da dietro la scrivania continuano ad arrivare solo notizie negative e prive di futuro.
*direttore www.laprovinciadifermo.com