FERMO – Direzione Roma con in mano la lista degli assessori che comporranno la sua Giunta. Domani Francesco Acquaroli, il presidente della regione Marche, si confronterà con i tre commissari dei partiti che compongono la sua coalizione: gli onorevoli Marchetti, Battistoni e Prisco. Poi, mercoledì, la presentazione ufficiale.
Il Governatore ha le idee chiare e la sestina è pronta. L’assessorato più pesante, quello alla Sanità, andrà al leghista Filippo Saltamartini, esponente maceratese come il neo presidente. Le Attività produttive, sognate e richieste dal Fermano, andranno al leghista fanese Mirco Carloni. Il plurivotato Guido Castelli, Fratelli d’Italia, gestirà il Bilancio, in perfetta continuità con il suo ruolo all’interno dell’Anci, e probabilmente la ricostruzione. L’importante delega al Turismo, che per la Regione riveste un ruolo chiave, va al pesarese Francesco Baldelli, Fdi. Le infrastrutture, che avranno una delega apposita, invece sono destinate all’anconetano Daniele Silvetti, che dà così rappresentanza a Forza Italia. Infine, il Fermano, con la conferma di Daniela Tisi alla Cultura e probabilmente Sport.
Una giunta maschile, con una sola donna, la fermana che diventa anche la voce delle aree interne. Il governatore si affida a una sentenza che gli darebbe la possibilità di non rispettare la quota di genere e quindi il dover assegnare due posti al sesso meno rappresentato.
Su tutti veglierà comunque Acquaroli, che in particolare sulla ricostruzione vuole incidere. Restano alcune posizioni come il presidente dell’assemblea legislativa che dovrebbe andare a Dino Latini, Udc, e poi i presidenti di commissione e i capogruppo, figura che in casa Lega sembra cucita a pennello per il veregrense Mauro Lucentini.
Raffaele Vitali