PORTO SANT’ELPIDIO – Fratelli d’Italia rivendica la scelta di chiudere il kebabbaro in piazza Garibaldi. Lo abbiamo suggerito noi al sindaco. È per pochi giorni, ma stiamo già adottando tutte le misure necessarie affinché quel posto non continui ad essere un centro di spaccio e degrado” sottolinea il gruppo comunale guidato da Gioia Di Ridolfo.
FdI è attenta e si fa forza del lavoro del vicesindaco Baalestri0erie del capogruppo Marcotulli che sono riusciti “tecnicamente aa far togliere il dehors all’attività, dove si fermavano troppi malintenzionati”.
I meloniani rivendicano anche un lavoro che sarebbe in corso a Roma: “Stiamo costantemente tenendo contatti con il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco per chiedere più sorveglianza e più agenti sul nostro territori”.
In attesa dei rinforzi, la linea politica della destra è invece chiara nei confronti della nascente moschea, o centro di cultura islamica, previsto a Porto Sant’Elpidio. “Una situazione che ereditiamo dal PD e interessa il centro cittadino. Una scelta che adesso sta suscitando preoccupazione all’interno del quartiere non tanto per un discorso ideologico e religioso, il luogo in cui sorgerebbe è già di per se densamente abitato, e quindi creerebbe disagi anche per i parcheggi e per la viabilità, oltre al fatto che in quella zona ci sono stati già diversi interventi delle forze dell’ordine. In molti associano questa nuova apertura anche con le persone che sono responsabili degli ultimi accadimenti avvenuti in Piazza Garibaldi”.
‘In molti’ e tra questi c’è anche Fratelli d’Italia, è evidente. “Come partito ci stiamo già attivando per scongiurare questa possibilità, sempre nel rispetto della legge e nel rispetto della libertà di fede di ogni individuo ma attualmente siamo dell’opinione che l’apertura di quella che a tutti gli effetti sarà una moschea non possa essere opportuna nel cuore del centro cittadino, sicuramente non per colpa dei referenti di questa associazione ma per la possibilità di eventuali infiltrazioni di terroristi islamici e di personaggi legati alla criminalità”.