Finalmente Rai 1, ovvero il primo canale televisivo italiano, si dedica ai Sibillini. Quella catena montuosa di cui tanti si riempiono la bocca, presentandoli come la zona da scoprire e rivalutare. Ma poi, al dunque, chi non ci vive finisce per pensare prima al proprio orto e poi a quello più lontano. E così si valorizzano piazza del popolo di Fermo e di Ascoli, Rocca Tiepolo a Porto San Giorgio e il Torrione di San Benedetto, la ciclabile di Porto Sant’Elpidio e la chiesa di Offida. Poi, ma solo poi, tutti alzano lo sguardo verso le cime.
Non questa volta Rai 1, grazie a Linea Bianca condotta dal marchigiano adottato Massimiliano Ossini. Uno che scarponcini da montagna e giacca a vento li indossa spesso perché gli piace vivere quel che racconta. Ed eccolo, allora, iniziare il suo viaggio tra i monti.
Ma di chi sono i Sibillini? Hanno un padrone? Amministrativamente ne hanno tre, ma spesso vengono identificati con il Parco, che è uno e racchiude le tre province marchigiane, quattro considerando anche la zona di Preci e Norcia. Ossini passeggiando da un angolo all’altro della puntata che aveva in Ascoli Piceno il suo filo conduttore, non poteva non entrare in uno degli angoli più affascinanti: la gola dell’Infernaccio.
Ed è qui che si è scatenata una rivalsa social. Con il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, che con un post dà voce al fermano ferito dal troppo piceno ammirato. E lo fa parlando di “continue segnalazioni di fermani indignati per il servizio su Sibillini e Infernaccio andato in onda dove per niente si è detto che queste bellezze sono in provincia di Fermo. Se non è pregiudizio – aggiunge il sindaco del capoluogo – è sciatteria o superficialità”. Un duro attacco alla trasmissione e al conduttore, che il sindaco tagga nel suo post.
Solo che gli ‘indignati fermani’ non hanno notato un dettaglio che cancella ogni polemica, come dimostra lo screenshot del programma. Quando Ossini si muove all’interno della Gola, che nomina più volte, la scritta indica con chiarezza il nome del luogo, La Gola dell’Infernaccio, e la provincia dove si trova, FM. Insomma, nonostante si parlasse di Sibillini, una catena che unisce e non dovrebbe dividere, Linea Bianca non sbaglia e come le strade che cambiano cartello ogni trecento metri nei tratti di confine tra Montefortino, Montemonaco e Amandola, è precisa e non di parte.
Occasione persa, insomma, per dire grazie a Ossini che in una trasmissione dedicata ad Ascoli Piceno, con tanto di colloquio con un finto Rozzi che non passerà alla storia e una passeggiata con il rettore Gregori in pinacoteca, magari era meglio il critico d’arte Papetti, ha dedicato tempo alla gola più bella della catena montuosa. Come dicevano i latini: Verba volant, scripta manent. Vale per Ossini, vale per gli indignati fermani. (RIVEDI LA PUNTATA)
*direttore www.laprovinciadifermo.com - @raffaelevitali