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Neve, il film che educa piccoli e grandi. Riccioni: "Il bullo ha bisogno della claque, nessuno deve girarsi". La Bcc: film pieno di valori

16 Febbraio 2024

di Raffaele Vitali

FERMO – Neve si prepara a conquistare il cinema italiano. La nuova ‘creatura’ di Simone Riccioni ha il sostegno della Banca di Ripatransone e del Fermano, oltre che della Polizia di Stato e di tanti altri sponsor e istituzioni.

La Bcc è rappresentata dal notaio Alessandro Mori, consigliere fermano: “Quando Riccioni ci ha chiamato, ci ha spiazzato perché siamo una piccola realtà e immaginavamo di non essere pronti per sostenere un film. Invece, dopo dieci minuti di ascolto del regista abbiamo subito detto sì”. A convincere tutti è il tema del film che si sposa degnamente ai valori di “una banca che è una Bcc e quindi attenta e vicina al territorio e alle famiglie. Parlare quindi di bullismo è importante e sostenere chi si impegna per eliminarlo è un dovere” prosegue Mori.

Una delle frasi chiave del film è ‘Noi non siamo responsabili solo per quello che facciamo, ma anche per quello che non facciamo’. “vedete – interviene Riccioni - il bullismo capita perché il bullo trova il consenso, chi fa è bullo, ma chi non fa nulla non è diverso. Chi è in difficoltà va aiutato, smettiamo di girare la testa. Spero che il film diventi una opportunità di crescita. L’aspetto commerciale è secondario”.

Lo ascolta l’assessora alla Cultura, Micol Lanzidei, che rilancia: “Crediamo nel cinema come strumento di racconto, di promozione del territorio, di attrattore di emozioni e di veicolo per messaggi importanti come fa il regista. Un’espressione artistica raffinata e complessa, che racchiude un mondo complesso fatto di maestranze, su cui dovremmo investire ancora di più perché un mondo di lavoro reale, oltre che di attori. Il cinema è da sempre un ambasciatore del nostro paese e quindi va sostenuto e con convinzione. Andiamo al cinema, è un’esperienza a cui non possiamo rinunciare”.

Se c’è formazione, la Provincia non manca mai. “Veicolare il messaggio di questo film è importante, penso agli istituti scolastici”. E sono già 150 quelli coinvolti in Italia. “Il film – prosegue la consigliera delegata alla Cultura, Pisana Liberati - arriva dove spesso la comunicazione tra adulto e ragazzo si interrompe. Il fatto che la Bcc e altri sponsor abbiamo detto sì a Riccioni dimostra che questo è un territorio sensibile. Senza la parte economica anche una bella idea è destinata a perire. Neve merita di essere visto in tutta Italia”.

E così sarà anche per il patrocinio, “e viene dato raramente”, della Polizia di Stato. Francesco Costantini dirige l’Anticrimine, la sezione che si occupa proprio dei casi di bullismo che oggi si possono colpire con un nuovo strumento, l’ammonimento, ha fiducia nel sistema.

“Fino a settembre esisteva solo per il cyber bullismo. Abbiamo avuto un brutto caso a Fermo al Terminal, ancora stiamo cercando di individuare una persona che ha partecipato a una violenta aggressione. L’ammonimento è un richiamo formale del questore a osservare la legge. Non esiste il reato di bullismo, rientra tra gli atti prevaricatori. Ricordiamo ci sempre che il bullismo ha bisogno della claque per alimentarsi, del consenso per questo spesso nasce nelle scuole. Ma poi c’è quello lavorativo, che diventa mobbing”.

La Polizia agisce, ma non basta: “Un lavoro sulla cultura e la sensibilità è fondamentale per rendere non tollerabili certi atti” ribadisce il dirigente. Anche questo è il compito di Neve, nella realtà Azzurra, una giovane studentessa che ha frequentato il corso di Riccioni.” Vi assicuro che un talento così non l'ho mai trovato in 20 anni di professione”.

Nato attore, Riccioni è sempre più attratto dalla regia: “E’ un grande stimolo” ammette. La storia di Neve nasce da una esperienza personale, ‘mi chiamavano brutto negro perché per i primi anni della mia vita ho vissuto in Africa con i miei genitori impegnati in una missione’, anche se poi è stato tutto romanzato. “Il problema è che il bullismo ti capita, non scegli. Come invece fai con la droga, che è stata protagonista di un altro mio film”.

È la diversità che diventa problema: “Durante il covid ho ripensato a quegli anni difficili e ho iniziato a scrivere la storia. Una storia emozionante che parla di bullismo, del rapporto tra genitori e figli, per questo spero che anche i grandi lo vadano a vedere”. Ad arricchire il film c’è anche Simone Montedoro, volto noto della televisione “che ha subito detto sì dopo aver letto il copione”.

Il film sarà in tutte le sale dal 7 marzo, a Fermo l’anteprima sarà al Super 8 il 5 marzo. Neve è pronta a raccontarvi la sua storia: “Mi sentivo esclusa, come quando i più forti scelgono le squadre e rimane sempre ultima e non puoi fare nulla per cambiare le cose, perché poi resti sempre la più sfigata”.

Ma poi tutto cambia, perché lungo la strada si trovano le persone giuste. Come capitato a Riccioni con il direttore della Bcc Guido Verdecchia: “Un progetto che aderisce ai nostri principi ispiratori dell’articolo 2 dello statuto: ‘la banca deve collaborare per la costruzione del bene comune’. E questo film lo fa”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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