MONTERUBBIANO - Il 25 novembre si rinnova l'appuntamento con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Come lo scorso anno, il Comune di Monterubbiano dedica alla ricorrenza una speciale iniziativa per sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere, rinnovando la rassegna "Nemmeno con un fiore".
Dopo l'inaugurazione nel 2013 della panchina rossa nel Belvedere di Via Porta Marina alla presenza degli alunni dell'Istituto Comprensivo Pagani e dell'Onorevole Lucia Annibali, l'Amministrazione comunale - parte attiva, insieme a scuola e famiglie, di quella comunità educante responsabile della crescita delle giovani generazioni - prosegue l'impegno nella diffusione di una cultura di parità, nella consapevolezza che solo parlando di violenza si forniscono ai giovani gli strumenti per riconoscerla e combatterla, educandoli ai sentimenti.
“Raccogliendo il messaggio dell'On. Annibali – commenta la vice sindaca Silvia Romanelli -, che aveva esortato i ragazzi ad avere cura di sé stessi e degli altri, questo 25 novembre vogliamo dedicarlo proprio a quelle associazioni che si prendono cura delle donne vittime di violenza e dei loro figli, fornendo loro un aiuto concreto. In occasione della Camminata Rosa, che si svolgerà sabato 19 novembre alle ore 10:30 con partenza dalla Scuola T.C. Onesti di Monterubbiano, tornerà Laura Gaspari responsabile dell'associazione On the road" per raccontarci il grande lavoro svolto dai Centri Anti Violenza. Per la prima volta, invece, Monterubbiano ospiterà l'associazione fermana Il Tempio di Bellona, impegnata in percorsi di recupero del benessere psicofisico e dell'autostima della donna e che, al termine della passeggiata, presso il Parco San Rocco, illustrerà il metodo nazionale di autodifesa Donna altra difesa ed il percorso sportivo educativo Yoseido rivolto a bambini e ragazzi. Naturalmente, invitiamo la cittadinanza a partecipare”.
“I dati regionali del rapporto annuale approvato lo scorso 7 novembre dalla Regione Marche - aggiunge la sindaca Meri Marziali - ci raccontano di 663 donne che nel corso del 2021 si sono rivolte ai Centri Antiviolenza delle Marche, 180 casi in più rispetto al 2020 (483), mentre nell’anno 2019 i casi erano stati 471. Questo netto aumento non deve necessariamente far pensare ad un incremento degli episodi di violenza nelle Marche, ma auspicabilmente ad una maggiore consapevolezza da parte delle donne della violenza subita accompagnata da una maggiore capillarità raggiunta nel tempo dai CAV con l’apertura di nuovi sportelli, unita alle loro campagne di prevenzione e contrasto alla violenza di genere”.
I Centri Antiviolenza, prosegue, sono dei presidi territoriali fondamentali per sostenere le donne nel percorso di fuoriuscita dalla violenza, ma il loro ruolo è altrettanto importante per le attività di prevenzione, formazione e sensibilizzazione nelle scuole. “Solo coinvolgendo le nuove generazioni - conclude la prima cittadina - potremo produrre quel cambiamento culturale a contrasto della violenza. Proprio con questo intento, abbiamo voluto proporre l'iniziativa del 25 novembre presentando alla scuola e ai cittadini un progetto importante: non un semplice corso di autodifesa, ma un percorso che coinvolge anche la realtà del Centro Antiviolenza territoriale”.
