FERMO – La Ferrari che l’Ast di fermo ha messo in mano al dottor Mahmoud Yehia si arricchisce di un nuovo accessorio. “La medicina non può restare ferma, deve seguire la tecnologia” spiega il direttore Roberto grinta. E così, ecco un nuovo importante investimento per il reparto di Urologia che permette di apprendere nuove tecniche e garantire al paziente il trattamento più indicato e più moderno.
È stato acquistato infatti un nuovo laser al tulio ibrido da 150W, con caratteristiche tecniche uniche sul mercato, che ne consentono l’utilizzo per il trattamento sia dei calcoli urinari, sia per la prostata. “È previsto che circa 600 dei 1200 interventi annui effettuati dal reparto potrebbero essere eseguiti con questo strumento” spiega la direzione ospedaliera.
Per quanto riguarda i calcoli, l’utilizzo del laser è possibile in ogni distretto (rene, uretere e vescica), con un’efficacia eccezionale nella polverizzazione, riducendo i tempi dell’intervento e dell’anestesia.
Ma non solo, il laser è funzionale anche per il trattamento dell’ipertrofia prostatica: “Intervenire con il nuovo laser può gradualmente sostituire tutte le tecniche precedenti, garantendo un recupero più veloce, riducendo i giorni di catetere, il dolore postoperatorio e il sanguinamento, aspetto quest’ultimo di particolare rilievo nei pazienti in terapia antiaggregante ed anticoagulante” aggiungono dal reparto.
L’acquisto del nuovo laser pone l’UOC di urologia di Fermo all’avanguardia a livello nazionale ed europeo; va ad aggiungersi alla recente introduzione di un nuovo sistema ecografico fusion-RMN per le biopsie prostatiche, utilizzato nella diagnosi dei tumori alla prostata.
r.vit.