FERMO – “Il presepe racchiude il vero senso del Natale. Poi c’è tutto il resto”. Mauro Torresi, vicesindaco di Fermo, torna per un attimo bambino mentre gira tra i 40 presepi esposti nella mostra all’interno delle piccole cisterne. Sono il biglietto da visita di Fermo Magica, che poi si riempie di luci tra pista, Dumbolone e albero meccanizzato.
“Qui dentro c’è maestria, c’è artigianato, c’è ricerca del bello. E l’hanno capito anche lontano da Fermo, tanto è vero che due presepi di nostri artisti sono ora in mostra in Vaticano” ribadisce l’assessore. Annuisce vicino a lui don Michel Rogante: “Tra cento presepi scelti da tutto il mondo, ben due sono di Fermo. Un grande onore e la conferma della maestria dei nostri ‘amici’. Poi, per le Marche, ce ne è anche uno di Pesaro”. Opere esposte sotto il loggiato di San Pietro. "Ogni opera è un omaggio alla cristianità" aggiunge la professoressa Maria Teresa eleuteri.
Che fossero belli i presepi in mostra gli organizzatori, guidati da Domenico Nucci e Natalino Mattieto, l’hanno sempre saputo. A ulteriore conferma arriva anche l’ingresso di Fermo dentro l’associazione ‘Terre dei presepi’, un circuito nato in Toscana che unisce città di mezza Italia e che creerà un nuovo canale promozionale e di turismo. “Ci aspettiamo pullman di persone che andranno da una parte e dall’altra” ribadisce Torresi.
Entrando dentro la mostra, massimo 30 persone, dopo aver superato il controllo del green pass che sarà affidato a un vigilante, si è subito incantati dalla riproduzione in uncinetto di piazza del Popolo, arricchita dalle statuine del presepe, come sempre frutto della maestria di Annalisa. Ma a colpire è anche la grande riproduzione dell’adorazione dei pastori di Rubens, frutto del pennello di Attilio Grandoni, artista di Fermo che ha insegnato a centinaia di studenti le migliori tecniche.
C’è un po’ di tutto esposto, da chi ha scelto il vetro come sfondo a chi ha puntato sul classico presepe napoletano, chi lo meccanizza e chi lo ha creato intarsiando l’alabastro. “Quello che poi ci rende felici – concludono gli ‘Amici del presepe’ – è che si stanno avvicinando i giovani. Un esempio? Luca Vecchiarelli che dopo 4 anni di studio, di prove e osservazioni ha creato la sua opera, bella e imponente che potete ammirare”. La mostra, che si inaugura ufficialmente domani insieme con la fiera e la casa di Babbo Natale nel tunnel, è aperta tutti i giorni il pomeriggio, mentre nel fine settimana anche al mattino.
@raffaelevitali