PORTO SAN GIORGIO - Duecento iscritti, quasi cento anni di storia, un bilancio in attivo di centomila euro e ora a un passo dalla fine della gestione sangiorgese: ecco la Nardi Juventus, società di ginnastica, guidata da Gianni Farina. “A me che la Procura e il tribunale federale non prendano in considerazione le carte che gli abbiamo fornito”. A parlare sono i tre revisori dei conti e un nutrito gruppo di soci, tra cui l’ex presidente e il figlio dei fondatori, ma anche chi il Coni provinciale lo ha guidato a lungo.
“Ginnastica è competizione, ma anche formazione e sociale. Chi è qui oggi, ma potremmo essere tanti di più, è legato dall’amicizia, quella cresciuta in palestra” spiegano i promotori dell’azione che va a contestare le decisioni prese dall’attuale presidente.
Oltre ai tre revisori, del board di comando che contesta l’iter fanno parte anche tre degli attuali cinque consiglieri. “Il consiglio sarebbe decaduto a dicembre, il presidente ha voluto anticipare l’elezione. È in suo potere, ma poi le cose sono andare in un modo che non ci è piaciuto c’è uno statuto che secondo noi no è stato rispettato e così’ il verbale insieme con altre carte lo portiamo alla Procura federale” ribadiscono i ‘vecchi soci’ della Nardi Juventus, tra cui l’attuale presidente del consiglio comunale Fabio Bragagnolo.
Uno dei punti chiave della contestazione è la presenza di soci “che non avevano accettato le regole della società, firmando il modulo. Per cui, dal nostro punto di vista parliamo di figure ineleggibili. Tanto che abbiamo chiesto un rinvio, ma non è stato concesso”.
E così, la novità:” Sono entrate figure di spessore di altre province, il board per la prima volta rischia così di non essere locale, un vero peccato, soprattutto perché questa nuova strategia non c'è stata spiegata, non si conosce il progetto che ci sarebbe dietro”.
La speranza del gruppo ora è che la Federazione partendo dalla segnalazione blocchi tutto e resetti l’assemblea elettiva. “Non si può vanificare la storia della Nardi, che ha un ruolo sociale oltre che sportivo, pensiamo che Levantesi, arrivato a un passo dalle Olimpiadi, è cresciuto qui. Ci auguriamo che si torni a parlare e a fare le cose nel modo migliore, in ogni caso vigileremo, noi alla Nardi ci teniamo davvero” concludono.
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