SMERILLO - Dopo l’anteprima, il 3 e 4 luglio a Monteleone di Fermo, parte domani l’edizione 2021 de “Le Parole della Montagna”.
Il festival nato a Smerillo, quest’anno farà tappa anche a Montefalcone Appennino. “Respiro” il tema di questa edizione che proseguirà fino al 18 luglio, per «lanciare uno sguardo sull’attuale crisi emergenziale, proponendo alternative chiavi di lettura per capire come sfruttare positivamente l’esperienza che stiamo vivendo e imparare ad acquisire la consapevolezza dell’importanza del nostro respiro».
Il piccolo borgo montano, 350 abitanti appena, torna, quindi, protagonista di un festival che per l’’assessora regionale alla Cultura, Giorgia Latini «arricchisce la capillare offerta culturale delle Marche». «Il tema scelto per questa edizione – prosegue – aggiunge un altro elemento: i nostri piccoli Comuni possono offrire uno sguardo diverso sul mondo e su ciò che accade, grazie anche a un ritmo e a uno stile di vita peculiare. Dobbiamo credere che questo possa portare un contributo positivo di riflessione e diventare sempre di più motore economico e di sviluppo».
Fra gli ospiti di questa edizione, l’attore premio Oscar Giuseppe Cederna, il cardinale Matteo Zuppi, l’alpinista degli 8.000 in invernale Simone Moro che dialogherà con il campione mondiale di apnea Mike Maric e l’attore Neri Marcorè.
Si dice «molto soddisfatto», il sindaco di Smerillo, Antonio Vallesi. «Da dodici anni – spiega –, il nostro piccolo Comune accoglie migliaia di persone provenienti da tutta Italia, per un festival in continua crescita. Dopo la grave crisi conseguente alla pandemia, ripartire dalla cultura è una grande occasione per rilanciare l’economia locale».
Spazio, durante il festival, anche alla musica. Con un concerto di archi sotto le stelle, con il quartetto Ta Nèa e un tributo a Franco Battiato, e con il Sybilla Saxophone Quartet, nel bosco di Smerillo. E al Festival dei Bambini, con passeggiata nel bosco, spettacolo di burattini e laboratori esperienziali sul tema del respiro.
L’escursione sui Monti Sibillini organizzata dal Cai di Amandola propone tre diversi percorsi e condurrà allo spettacolo di Cesare Catà, nella radura di Altino. «Abbiamo sentito l’esigenza di richiamare l’attenzione sul respiro», chiosa la direttrice artistica del festival, Simonetta Paradisi. «La nostra vita – aggiunge – è un intervallo fra il primo e l’ultimo respiro. Ma il respiro ha anche un significato simbolico che conduce all’idea di anima, di soffio vitale». Programma completo su www.leparoledellamontagna.it