FERMO - Un traguardo importante quello dei 30 anni per un museo e per questo l’Istituto Geografico Polare lo celebra con la rinnovata rivista "Il polo".
Festeggia così il Museo Polare Zavatti di Fermo, con foto e racconti che fanno entrare tutti i lettori nel mondo artico."Questo museo - sottolinea l'assessora Micol Lanzidei - è motivo di orgoglio per la città. La rivista è uno strumento di conoscenza importante".
Direttore della pubblicazione è Adolfo Leoni: "Scopo della rivista è raccontare quello spazio di mondo poco conosciuto, far intendere che ciò che capita lassù riguarda tutti noi, osservare quelle terre come aree che lanciano messaggi chiari al nostro dissennato rapporto con la natura".
A dirigere l'istituto è Gianluca Frinchillucci che spiega: "L’Italia di oggi ha una forte coscienza polare, un impegno di fronte alle sfide dei cambiamenti climatici, della sicurezza, dell’energia, sfide che trovano fondamenti solidi nella storia polare italiana, dal Duca degli Abruzzi a Umberto Nobile, sino a Silvio Zavatti. In quest’ottica la rivista “Il Polo”, continua a rivestire l’importante ruolo di punto di riferimento divulgativo e contenitore per quanti vogliano presentare le proprie ricerche e attività polari”.
Su tutti vigila il presidente Renato Zavatti, figlio di Silvio, esploratore al quale è intitolato il museo. "Nel 1963, 60 anni fa, mio padre effettuò la sua prima spedizione di ricerca ad Ammassalik, sulle sue tracce poi il direttore Gianluca Frinchillucci v’è tornato nel 2003: quarant’anni dopo" racconta.
Chi entra nel museo Zavatti trova 131 pezzi d'arte Inuit.
La presentazione della rivista è stata anche l'occasione per celebrare due classi della Netti, la 3A e la 3D, che a novembre sono state premiate al CNR per i loro video sull’Antartide e sul Metaverso, coordinati dalla prof.ssa Elena Clio Vita.