FERMO – La ‘Ferrari’ del Murri, Mahmoud Yehia, primario di urologia, non si ferma davvero e prova ogni giorno ad accelerare per garantire servizi sempre migliori.
“Un reparto da bollino blu in ambito chirurgico, quindi all’avanguardia e con alte professionalità” introduce il direttore Roberto Grinta. Per mantenere questo status, l’attività non può fare passi falsi. “Crescono interventi chirurgici e attività ambulatoriale. I pazienti – spiega il primario – arrivano anche da fuori regione. Abbiamo registrato una crescita della mobilità attiva”.
Avere tecnologia al proprio servizio è il requisito chiave. “Pensiamo che nell’ultimo anno è stato acquistato un nuovo laser per l’attuazione sia della chirurgia dell’Ipb (Iperplasia prostatica benigna) sia per il trattamento della calcolosi urinaria. E stiamo sviluppando la chirurgia laparoscopica”.
Il reparto di Urologia deve saper rispondere alle emergenze, ma è forte nella programmazione, in particolare quando si parla di chirurgia oncologica, che è molto complessa. “Nel 2023 sono stati eseguiti 1276 interventi chirurgici di cui 479 in regime di urgenza e 797 in elezione. Anche i dati relativi all’attività diagnostica mostrano numeri in costante aumento. L’attività di cistoscopia, esame rivolto alla diagnosi e alla prevenzione delle recidive del tumore vescicale, ha registrato nel 2023 un totale di 1541 esami svolti contro i 1328 eseguiti nel 2022”.
Importante il ruolo in campo bioptico per la diagnosi del tumore prostatico: 250 esami svolti nel 2023 a fronte dei 234 realizzati nell'anno precedente. “Anche questo ci fa essere centro chirurgico di eccellenza “bollino blu” tra le sedi italiane nel trattamento del tumore prostatico” ribadisce Yehia che guida una corposa equipe: Marco Cordari, Gaetano Donatelli, Francesco Catanzariti, Flavia Tombolini, Luca Leone, Maria Pia Pavia, Valentina Fioravanti, e Maria Vittoria De Angelis. Coordinatrice Infermieristica è la dottoressa Cinzia Acciarri.
“Per fornire il miglior servizio devono sempre conciliare la fase pre e post operatoria. Per questo lavoriamo con una equipe allargata: anestesista, l'oncologo, il fisiatra e il radioterapista. Sebbene il lavoro sia tanto e con molte soddisfazioni non vogliamo fermarci bensì continuare nella realizzazione di nuovi progetti come l’incremento dell’attività laparoscopica, l’aumento dell’offerta di trattamenti chirurgici e la realizzazione di percorsi clinici sempre più multidisciplinari ed integrati". E proprio per questo è in arrivo il robot, da tempo promesso e oggi in fase di acquisto.
r.vit.