FERMO – Inizierà bene la settimana per il mondo sanitario fermano. Lunedì entra in funzione una innovativa Tac mobile posizionata a due passi dall’ingresso dell’ospedale Murri. È un nuovo step all’interno della strategia del direttore Roberto Grinta che mira a potenziare il servizio di radiodiagnostica diretto dal primario Valeri.
Una crescita graduale che avrà il suo apice il prossimo mese quando il Murri userà un tomografo computerizzato GE Healthcare modello “Revolution CT”. Si tratta di un sistema multidetettore a 256 strati di ultima generazione, dotato della tecnologia “Dual Energy”.
Parole che sembrano complicate ma che in realtà descrivono un macchinario che permette “di studiare l’intero volume del cuore nel tempo di un singolo battito cardiaco. La tecnologia dual energy permette la scomposizione chimica dei tessuti anatomici; in questo modo viene evidenziato l’edema spongioso osseo, studiato finora solo con RM; è possibile analizzare la composizione dei calcoli renali e delle calcificazioni particolari e di ridurre la dose di raggi X erogati al paziente” spiega il direttore dell’Asur 4.
Un macchinario, tra l’altro, estremamente flessibile, infatti sarà usato in ambito cardiologico, vascolare, polmonare, oncologico, neurologico ed addominale, permettendo di effettuare lo studio completo di tutti i distretti corporei. “L’entrata in funzione della nuova cardiotac a pieno regime è prevista entro la prima decade di dicembre”.
Nel mentre, ecco la Tac mobile a sua volta dotata di un innovativo sistema per l’imaging cardiovascolare. “Sarà utile per i pazienti esterni, nel caso dovesse esserci un ritorno pandemico. Con la nuova cardiotac ci dotiamo di un’apparecchiatura di ultima generazione che qualificherà ulteriormente le prestazioni all’utenza della sanità fermana” conclude Grinta.
@raffaelevitali
