FERMO – L’ospedale Murri è in difficoltà. ma su una cosa il direttore generale Licio Livini non accetta critiche: la riduzione del personale. “Quanto affermato da Giuseppe Donati, segretario Cisl, è sbagliato. Lui parla di un calo di 44 unità, ma i dati vanno letti nel merito”.
Secondo Livini, l’errore commesso è semplice: “Emerge che il Piano occupazionale 2020 (all’interno del Piano triennale del fabbisogno 2020-2 in corso di adozione) presenta un incremento di personale in termini di unità equivalenti (personale effettivo) pari a +9 unità. In particolare parliamo di infermieri, assistenti sanitari, Oss, fisioterapisti e logopediste. Infatti, delle 44 unità in riduzione evidenziate, ben 41 si riferiscono a cessazioni di teste avvenute nel mese di dicembre 2020, compensate da altrettante e maggiori assunzioni previste nel mese di gennaio 2021”.
Non solo, perché stando alla direzione dell’area vasta l’incremento è ancora maggiore: ci sono anche 32 assunzioni per emergenza Covi. Quindi nel 2020 le persone in più sono 41, altro che 44 in meno”. in prospettiva, entro il 2022 l’aumento rispetto al 2019 sarà di 90 dipendenti, tra infermieri, medici, Oss, radiologi e via dicendo.
“Quelle di Donati sono esternazioni di un singolo esponente, non si un sindacato che ha un suo valore. Dispiace che certe parole dette siano solo utili ad aumentare la preoccupazione nella popolazione. La parte sindacale, invece, per fornire un contributo utile e propositivo, potrebbe intervenire maggiormente a livello regionale per ottenere un’assegnazione delle risorse in maniera equa e per unificare i fondi contrattuali dei lavoratori, al fine di adeguare i riconoscimenti economici al personale”.