di Raffaele Vitali
FERMO - Il paziente zero, o meglio il primo fermano a farsi iniettare il vaccino anti Covid realizzato dalla Pfizer, è il primario di Malattie Infettive del Murri di Fermo, Giorgio Amadio. Tutto quello che c’è da sapere lo racconta, nel video, insieme agli altri dipendenti di un sistema sanitario che sta dando il suo massimo.
Nessun’esitazione, solo quell’attimo di emozione mentre si sollevava la manica e offriva il suo braccio sinistro al collega, il dottor Giuseppe Ciarrocchi. Tempo due minuti e si sono scambiati di posto, a sedersi è il dirigente della Prevenzione, a prende in mano la siringa l’infettivologo. “Un giorno storico, l’inizio di un ritorno alla normalità”.
Ci vorrà tempo, prima di dirci fuori dalla pandemia andrà raggiunta l’immunità di gregge, circa il 70% della popolazione. “Ma era difficile immaginare che sarebbe arrivato così velocemente, meno di un anno dalla comunicazione di Wuhan, nove mesi dalla proclamazione della pandemia” precisa Amadio.
Servirà pazienza, ma mai come questa volta c’è tanta speranza. Nel mentre, il vaccinato, dopo la seconda dose che arriva dopo 21 giorni, sarà protetto al 95%. “Oggi le prime 15 dosi, domani ne arrivano già tante altre e tra due giorni avremo il nostro centro stoccaggio pronto in via Zeppilli. Sarà qualcosa di storico, di unico e ci faremo trovare pronti” conclude il direttore dell’Area Vasta 4, Licio Livini, affiancato da tutti i vertici della sanità fermana.