FERMO – Il direttore dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta, di fronte all’emergenza pandemica, anche oggi 317 nuovi casi di Covid, e alle critiche politiche, non esita e guarda avanti. Anche sul caso Giorgio Amadio.
“Il direttore del Dipartimento area medica non si è dimesso (crisi rientrata in tempi record con il ritiro delle dimissioni, ndr) e ha prontamente organizzato le procedure previste insieme al direttore del distretto sanitario e con la collaborazione dei medici del dipartimento area medica e chirurgica, per garantire assistenza dei pazienti Covid in reparto”.
Cosa significa riorganizzazione del Murri?
“Dopo la riunione con l’Unità di crisi dell’Area vasta 4 del 28 dicembre, si è proceduto a una riorganizzazione in base alle attuali necessità dell’emergenza Covid e degli altri reparti di degenza. In questa fase, per evitare di aprire altri reparti Covid si è prevista la possibilità di far assorbire i pazienti Covid all’Uoc di Malattie infettive, arrivando ad attivazione completa dei 30 posti letto disponibili”.
Dal territorio che aiuto avrete?
“Il distretto sanitario si è attivato per la trasformazione della degenza di cure intermedie alla struttura di Sant’Elpidio a Mare, per adibire 18 posti letto di pazienti post Covid, al fine di garantire una migliore efficienza organizzativa e ridurre la degenza media presso il reparto di malattie infettive”.
Grinta, cosa la preoccupa di più?
“Non esiste solo il Covid. A differenza delle precedenti ondate di questa emergenza pandemica, oggi non siamo in lockdown, questo comporta l’assoluta importanza di continuare a garantire anche la regolarità di tutte le altre attività ospedaliere”.
Sale operatorie in funzione?
“Continueranno a essere garantite due sedute operatorie al giorno, a cui si aggiungono le urgenze, per un totale di 32 posti letto nell’area chirurgica”.
Con il personale come fate?
“Queste scelte permettono un recupero di infermieri e operatori sociosanitari per garantire l’assistenza dei pazienti, compresi quelli della terapia intensiva, che allo stato attuale ha 5 posti letto occupati, tutti da persone non vaccinate. E poi, a breve inseriremo 32 nuove figure tra Oss e infermieri”.
Il sistema è stanco?
“Il grazie più grande va al personale sanitario dell’ospedale Murri e sono state tese a garantire il più possibile la regolarità delle prestazioni e ad evitare che il nostro presidio diventasse prevalentemente dedicato a pazienti Covid, in modo da garantire una efficiente risposta dell’assistenza sanitaria a tutto il territorio”.