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Murri e Sassatelli, si muove la politica. Bargoni: "Commissione sanità ogni due settimane, bisogna conoscere e intervenire"

20 Gennaio 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – Sassatelli, Murri, scuole: la commissione sanità guidata dal consigliere Lucci ha riempito il martedì sera dei consiglieri comunali di Fermo e dei membri del Cda della casa di riposo. Richiesta dall’ex candidato sindaco Renzo Interlenghi, la commissione ha svolto il suo compito. Ovvero informare e aiutare tutti a capire qualcosa in più di quello che si sta vivendo all’interno delle strutture sanitarie.

Tra i più attivi il consigliere Alessandro Bargoni, che durante il Calcinaro 1 insieme con il dottor Catalini aveva voluto con forza questa commissione. l’avvocato ha portato con sé anche un esterno, un esperto del 118, il dottor Franco Alessandrini.

“È importante ascoltare chi sa per capire. Vale anche per me. E parlare con chi vive il proto soccorso è stato illuminante. È emersa infatti una situazione emergenziale sia a livello di personale, sia di gestione dei percorsi” precisa Bargoni.

Durante la discussione i componenti si sono accordati sul fatto di rendere questa commissione permanente con incontri bisettimanali. “Stiamo tutti cercando di capire al meglio le cose, come è organizzata la sanità. Per quanto bravi i dirigenti, Livini incluso, hanno supplito una carenza enorme nata con la sinistra e su cui la destra non ha per ora fatto molto. Per essere chiaro – prosegue Bargoni – ci sono azioni che potevano essere prese anche in questi pochi mesi, anche se non avrebbero risolto i nodi incancreniti da tagli di anni”.

In commissione c’era anche il sindaco, per lui numerose sollecitazioni, inclusa quella di alzare di più la voce. Ma anche su questo punto Bargoni ha una idea precisa: “Ritengo che Calcinaro abbia agito bene in questo periodo. Se decidesse di attaccare di più, come chiesto anche dalla minoranza, sarebbe un rischio. Non è nel suo modo di porsi quello di scendere in piazza coni cartelli, ma quello che può fare da un punto di vista politico e amministrativo lo sta facendo. Non basta? Capisco la richiesta della sinistra, di Interlenghi e Nicolai, anche se fino a pochi mesi fa c’erano loro. Prima di alzare i toni bisogna valutare i pro e i contro e comunque riconoscere il grande impegno che il sindaco sta mettendo su questioni che sono nelle mani di altri”.

Non solo Murri durante la discussione, anche tanto Sassatelli. Perché quando il consigliere Interlenghi ha posto la questione si era nel pieno dell’emergenza e il numero di ospiti era cresciuto in maniera importante. “Ma il punto – ribadisce Bargoni – è un altro, non la ricerca dell’untore: il Sassatelli è in enorme difficoltà con il personale. E questo ben prima del focolaio che ha allarmato tutti. Da quando la sanità pubblica ha iniziato i concordi per inserire figure, molti si sono allontanati dal privato. Ecco, su questo il sistema sanità deve riflettere e agire”.

Una discussione proficua, partita dal “vorremmo sapere le cose prima di leggerle dalla stampa” ribadito dai consiglieri di minoranza. E su questo ha lavorato il presidente Lucci, in modo da cercare di portare più carte e risposte possibili.

Lo stimolo di Interlenghi ha raggiunto il suo scopo e ora tutti sanno che se si dialoga e ci si confronta i vantaggi saranno per il Fermano e l'unico presidio ospedaliero presente.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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