FERMO – Farne a meno sarebbe meglio, ma chi ha la fortuna di arrivare al Murri dentro il reparto di Gastroenterologia sa da anni che si troverà di fronte a uno dei massimi esperti italiani, Giampiero Macarri, e una equipe degna del primario.
Se mai fosse servita una conferma, è arrivata da Kiwa, un ente di certificazioneinternazionale leader globali nel settore del testing e delle ispezioni che si basa sui Pdta, parametri che rilevano “profilo di elevatissima qualità dell’assistenza, poiché prendono in esame professionisti, strumentazione, procedure e servizi per tutta la presa in carico del paziente, dall’ingresso in ospedale alla dimissione” spiega Roberto Grinta, commissario dell’Ast di Fermo.
L’Unità operativa complessa di gastroenterologia, diretta dal prof. Giampiero Macarri, ha ottenuto la certificazione per il percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente affetto da patologie croniche intestinali. Si tratta della prima certificazione di questo genere rilasciata in Italia per questo tipo di patologia. “Un riconoscimento quindi di assoluta eccellenza, che pone il reparto fermano all’avanguardia a livello italiano ed internazionale. Merito – prosegue Grinta – di un team multi specialistico guidato da Macarri”.
In Italia crescono le malattie infiammatorie croniche intestinali che affliggono circa 250.000 persone, in particolare nella fascia tra i 15 ai 45 anni. “Sono malattie causate prevalentemente da una reazione immunologica abnorme, necessitano di terapia medica, stretta sorveglianza clinica e cure appropriate, con lo scopo di indurre la remissione clinica e tenera la patologia sotto controllo” spiega il commissario.
Se le terapie non bastano, si arriva al reparto di Macarri. Liste di attesa permettendo. Anzi, prima c’è l’unità operativa semplice dedicata alla gestione di queste malattie, di cui è responsabile la dottoressa Simona Piergallini, che è formata da gastroenterologi, endoscopisti, infermieri, radiologi, anatomopatologi, chirurghi e reumatologi.
Un ambulatorio che in maniera sartoriale prepara un programma di cura dedicato al singolo paziente. “Il lavoro svolto dal centro specializzato del Murri, in alleanza con l’associazione AMICI Italia che riunisce adulti e bambini affetti da Colite Ulcerosa e da Malattia di Crohn – commenta Valentina Ferracuti, presidente dell’associazione – si è tradotto in una migliore risposta ai bisogni dei pazienti”.
Il Murri, che attende un piano di riequilibrio su risorse posti letto da parte della regione, intanto si gode il Pdta e solidifica uno dei reparti cardine che è di riferimento per tutte le Marche grazie al lavoro di Macarri, impegnato anche come presidente del corso di laurea in Infermieristica dell’Università Politecnica.
@raffaelevitali