FERMO – Problemi? Risolti. Molti problemi? Molte soluzioni. Per Roberto Grinta, direttore dell’Area Vasta 4, al Murri va sempre tutto bene. Ma al Pronto soccorso la pensano diversamente, sia i pazienti sia i medici. Se il primario Valentino a Cronachefermane conferma l’atavica mancanza di posti letto, confermando i numeri da incubo delle ultime ore, con 70 pazienti in attesa, il direttore generale abbassa i toni. “La situazione è completamente rientrata e abbiamo provveduto a dare idonea collocazione ai degenti in attesa”.
La realtà è che il Murri non sarà in emergenza a livello di terapie intensive, ma ha l’unico reparto Covid, ovvero Malattie infettive, completamente saturo e così, se arrivano pazienti magari ‘non postivi’ che al tampone risultano tali, il problema esplode. “Dove li mandiamo?” si chiede il primario. Ormai da quando è arrivato a Fermo.
“Nelle scorse ore abbiamo avuto una presenza di pazienti entrati in pronto soccorso lo scorso fine settimana ancora da collocare, per via dell’assenza di posti letto disponibili sul territorio. A questi si è aggiunto un numero consistente di utenti nella nottata appena trascorsa. Alcuni di questi non necessitavano di ricovero e dopo le visite e gli approfondimenti del caso, sono stati dimessi. Gli altri sono stati rapidamente sistemati nel volgere di alcune ore” prosegue Grinta.
Solo che le ore diventano spesso decine e decine. “Il problema primario che stiamo riscontrando in questi giorni riguarda l’accesso di utenti che si presentano per problematiche non relative al Covid, ma che all’effettuazione di un tampone risultano positivi e che quindi, anche se asintomatici, debbono essere collocati al reparto di malattie infettive. Vengono poi seguiti e presi in carico dai professionisti delle altre unità operative, in base alla patologia da curare” conclude il direttore dell’Area Vasta 4.