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Murri abbandonato a se stesso: rianimazione piena, chirurghi spostati al pronto soccorso. I sindaci: "La Regione ci aiuti"

22 Marzo 2021

FERMO – Non è ancora un ‘Murri Covid’ ma ci manca poco. “A causa del consistente incremento di ricoveri nelle ultime settimane e di accessi in pronto soccorso, abbiamo aggiornato il piano pandemico e recuperato posti e personale” spiega Licio Livini, direttore dell’Area Vasta 4.

L’incremento maggiore al Murri è legato ai posti di rianimazione, che aumentano a discapito del personale che è sempre lo stesso. Anche se in realtà negli ultimi giorni sono arrivati nuovi infermieri, vogliosi di imparare ma chiaramente da formare, con conseguente aggravio per il personale già stremato da un anno di lavoro senza sosta.

Nel dettaglio, la terapia intensiva conta di 13 letti, aa cui si sono però aggiunti anche i due lasciti liberi nell’ex Utic per le sale operatorie. Sono 32 i posti di malattie infettive-semintensiva e 22 quelli di Medicina Covid, che aumentano di 7 grazie al reparto di Urologia convertito per rispondere all’emergenza pandemica (59 quelli occupati su 61 totali).

“Tutto questo comporta una sospensione dell’attività chirurgia, tolte le urgenze. E per questo i medici chirurghi ospedalieri sono stati spostati per rafforzare il pronto soccorso e le aree mediche” prosegue il direttore.

Ecco il Murri, che si continua a dimenticare in regione è l’unico ospedale della Provincia. Per questo andava tutelato ma, nel silenzio della politica, al personale sanitario, e alla direzione ospedaliera, non resta che seguire le indicazioni regionali.

Una Regione che, esattamente come con la vecchia amministrazione, ha scelto di non tutelare il presidio fermano, incidendo maggiormente su altre strutture, visto che ogni provincia ha almeno due ospedali a disposizione. Chissà cosa ne pensano i consiglieri regionali di maggioranza, visto che oggi anche i sindaci fermani, annuncia come sua consuetudine via Facebook Paolo Calcinaro, hanno chiesto un intervento in difesa dei servizi, per garantire le risposte sanitarie che il cittadino si aspetta e merita.

Se i reparti soffrono, il pronto soccorso di certo non si rilassa. Per il neo primario la camera calda è diventata un reparto Covid con sette letti dotati di ventilazione. Diventano così 13 i posti letto a diposizione (11 occupati) per chi arriva con il coronavirus e spera di trovare posto in uno dei reparti dedicati, purtroppo pieni. a tal punto che pazienti fermani stanno prendendo la via dell’Abruzzo.
r.vit.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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