FERMO – La Fermana di mister Mosconi? È nella reazione dopo l’immeritato vantaggio della Lucchese, frutto di una ripartenza letta male e di dormita a pochi centimetri dell’area piccola da parte dei centrali gialloblù.
È nel gol all’ultimo secondo dopo che poco prima Giovinco aveva sbagliato un calcio di rigore. È, insomma, nella consapevolezza che fino a quando la matematica non la condanna, lotterà su ogni pallone per la salvezza
Vince 2-1 la Fermana e sogna davanti a 1500 spettatori del Recchioni, inclusa una cinquantina di ospiti che con un messaggio mandano un messaggio per sensibilizzare la politica sulle vittime del lavoro.
Nel primo tempo, nel giro di pochi minuti prima va vicina al pareggio con una spettacolare rovesciata di Fort, poi trova l’1-1 grazie a Paponi, che avanza palla al piede, dopo il recupero di Misuraca, e lascia partire un gran destro all’incrocio che il portiere ospite può solo guardare.
Da quel momento, più Fermana che Lucchese, con il pubblico che incita i giocatori che sembrano non accusare il caldo della domenica pomeriggio. Vicina al raddoppio la squadra di Mosconi quando Giandonato pennella una punizione sulla testa di Santi, ma la palla vola sopra la traversa.
La ripresa è un alternarsi di attacchi, con qualche errore di troppo. Ma è evidente che ha più fame di salvezza la Fermana che di playoff la Lucchese. Quando Quirini commette fallo da rigore al 42esimo, sembra fatta. Ma Giovinco si fa ipnotizzare e il pubblico ammutolisce.
Ma c’è ancora tempo, l’arbitro concede cinque minuti, bisogna provarci e la fermana attacca. Fino al vantaggio, con Giovinco che si riscatta e trova l’assist per Niang, che implacabile fa esplodere il Recchioni.