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Morti sul lavoro, è emergenza. Da gennaio 2024 le vittime sono 469: due nel Fermano

10 Agosto 2024

FERMO – “Il drammatico bilancio di metà anno e la previsione per l'emergenza delle morti sul lavoro di fine 2024 pare sia già tristemente definita. Contorni e contenuti di questa tragedia sembrano non voler cambiare nemmeno nel 2024. Da gennaio a giugno 2024 si contano 469 vittime, ossia 100 in più del mese scorso e 19 in più rispetto a fine giugno 2023. E a crescere del +5,2% sono ancora le morti in occasione di lavoro. Questo, purtroppo, è il dato più significativo e sconfortante, perché racconta l'emergenza 'insicurezza’ nei luoghi di lavoro” sottolinea Mauro Rossato, presidente dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre.

Un dettagliato lavoro che ha permesso di definire anche la situazione delle singole regioni. A finire in zona rossa a fine giugno 2024 con un'incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 15,4 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Campania, Emilia-Romagna e Umbria. In zona arancione: Abruzzo, Puglia, Calabria, Lazio e Basilicata. In zona gialla: Lombardia, Toscana, Piemonte e Liguria. In zona bianca: Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Molise, Marche e Veneto.

A livello regionale, non brilla di certo Fermo protagonista di due dei sette incidenti mortali del 2024 nelle Marche. Una regione in cui le denunce superano le 8mila e riguardano per l’80% dei casi lavoratori italiani. Quello che preoccupa, la denuncia arriva dalla Uil, è l’età dei protagonisti, che è sempre più alta. Il settore più colpito è quello industriale, nonostante la caratteristica artigianale della regione.

Tornando al report, le incidenze di mortalità mostrano un dato preoccupante tra i lavoratori più anziani. Infatti, l'incidenza più elevata si registra proprio nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni (con incidenza del 65,8), seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (con incidenza pari a 23,8).

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nei primi sei mesi dell'anno sono 81 su un totale di 364, con un rischio di morte sul lavoro che risulta essere quasi triplo rispetto agli italiani. E, infatti, gli stranieri registrano 34,1 morti ogni milione di occupati, contro i 13,3 degli italiani. 

Alla fine dei primi sei mesi del 2024 è ancora il settore delle Costruzioni a far rilevare il maggior numero di decessi in Italia: sono 68. Seguito dalle Attività Manifatturiere (47), da Trasporti e Magazzinaggio (34) e dal Commercio (26). 

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro a fine giugno 2024 sono 28, mentre 12 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Il martedì risulta essere anche a metà anno il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nei primi sei mesi dell'anno (21,2%). Le denunce di infortunio totali crescono dello 0,9% rispetto a giugno 2023.

Crescono anche le malattie professionali nelle Marche stando ai dati  Inail: a Fermo sono 527 le denunce, principalmente danni al sistema osteo-muscolare, poi orecchio e tumori. “Servono prevenzione e formazione” concludono i sindacati.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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