di Chiara Fermani
MORESCO - Inaugura domani, sabato ore 17:30 a Moresco, la mostra collettiva “Siamo Monadi, Siamo Nomadi”, che sarà ospitata nei locali del Tomav Experience – Torre di Moresco Arti Visive, il centro d’arte contemporanea che ha sede nella torre eptagonale del XII secolo.
Nella mostra, curata da Antonello Tolve e organizzata in collaborazione con la Fondazione Filiberto e Bianca Menna e il Museo Venanzio Crocetti di Roma, ci saranno le opere degli artisti: Tomaso Binga, Marco Cingolani, Max Coppeta, Sabino De Nichilo, Christian Leperino, H.H. Lim, Pierpaolo Lista, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Lívia Moura, Claudio Rotta Loria, Emma Pavaloaia, Luca Piovaccari, Paolo Radi, Fiorella Rizzo, Antonio Secci, Simoncini.Tangi, Florin Stefan, Adrian Tranquilli, Narda Zapata.
L'idea di questo collettivo di artisti è stata quella di riprendere le unità elementari (semplici e indivisibili) che nella filosofia pitagorica rappresentano l’elemento primo matematico dell’universo, creando una sorta di racconto che centra l’attenzione sulla solitudine del pensiero che pensa e che nel pensare elabora dispositivi disposti a preoccuparsi di menti, a creare alternative, a disegnare vie di fuga nei confronti di bugie metalliche e bistecche politiche insapore.
“Siamo monadi, siamo nomadi vuol dire nello specifico di questa esposizione siamo mondi che fanno mondi, accettiamo la nostra preziosa unicità e la trasformiamo in riflesso ciclico di un pensiero infinitesimale che dà vita a interminabili scintille di stupore dalle quali sgorga un autonutrimento riflessivo il cui volto mira fondamentalmente a esercizi di disobbedienza, intesi con Umberto Eco come pratiche critiche di diffidenza quotidiana nei confronti dei poteri costituiti, degli annunci in scatola, delle marmellate televisive o anche dei vari notiziari liofilizzati”.
I lavori dei venti nomi scelti per questa esposizione sono dunque mondi apparentemente chiusi ma pieni di finestre dialogiche verso l’esterno, così il visitatore è invitato a porre l’attenzione su opere che si presentano sempre come un teorema o come un rebus da svelare per avviare altre riflessioni. La mostra è visitabile nei fine settima fino al 10 dicembre.