AMANDOLA - “La rigenerazione della rete viaria dei territori interni dell’Appennino costituisce un presupposto fondamentale per vivibilità, sviluppo e coesione territoriale, anche in applicazione dei principi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza volti a migliorare la qualità della vita, la sicurezza ambientale e la competitività del sistema produttivo”. Sarà perché è stato sindaco di Ascoli Piceno, sarà perché era assessore con delega, ma il commissario straordinario Guido Castelli ha capito un aspetto: i soldi vanno usati in fretta, dove serve, quando si parla di ricostruzione.
E con lui l’hanno compreso, rendendo ancora più concreto quanto di buono fatto dal predecessore Legnini, i partner della cabina di regia, che siano regioni o ministero. Il nuovo piano strade per l’Appennino prevede 476 milioni di euro per le Marche.
“Alle misure approvate, si aggiungono i 170 interventi già contenuti nel programma Anas e nelle programmazioni regionali” precisa Castelli che ha dato anche mandato di eseguire una nuova ricognizione sulle strade appenniniche colpite dal sisma.
“Queste zone sono caratterizzate da un'orografia articolata e da un'elevata frammentarietà degli inserimenti abitativi. Serve un nuovo modello di sviluppo che permetta una migliore mobilità di persone e merci” prosegue il Commissario.
Entrando nel dettaglio, per le Marche le risorse principali sono concentrate, come annunciato poco dopo la nomina, sul tratto tra Belforte del Chienti e Sarnano, Sarnano e Amandola, Amandola e Servigliano, Mozzano e Comunanza.
Per l’attesissimo miglioramento del percorso che collega la città dei Sibillini a Servigliano, ovvero il primo tratto della monti-mare, ci sono 88miloni spalmati in quattro stralci. Altri 26 milioni vanno per il tratto da Comunanza ad Amandola. Mentre sono 127 sono quelli destinati alla zona tra Mozzano e Comunanza e 80 milioni vanno alla Sarnano-Amandola (foto repertorio).
r.vit.
