MONTELEONE DI FERMO – Un palazzo destinato a diventare il perno dell’ospitalità turistica di Monteleone di Fermo: questo è il palazzo ex Marcucci. I lavori di recupero, che prevedono il miglioramento sismico come da piano finanziato dall’ufficio ricostruzione guidato da Guido Castelli.
Il cantiere prevede lavori per 661.409 euro, utili per recuperare il palazzo dopo il sisma del 2016/2017. “La sua storia e la sua conformazione lo rendono unico a livello architettonico” spiega Castelli, colpito dalla residenza urbana signorile del periodo tardo Settecento/inizio Ottocento.
“L’obiettivo è di restituire alle comunità pezzi importanti della loro storia grazie al lavoro sinergico che svolgiamo ogni giorno insieme a Comuni, imprese, Ufficio Speciale Ricostruzione e Regione”. In questo caso i lavori riguardano fondazioni, murature, intonaci, pareti, coperture, ma anche il consolidamento degli architravi lesionati e della scala esterna.
“A livello di architettonico e impiantistico è previsto il completamento dell’impianto di riscaldamento e condizionamento, il restauro pittorico delle tempere dei soffitti in camorcanna e gesso nelle due stanze al secondo piano e della cupola ovale posta sopra la scala principale, nella parte più antica. Nella zona più moderna sarà realizzato anche un nuovo terrazzo mediante interventi di finitura del solaio di copertura” prosegue il senatore che così ridarà al sindaco fabiani un palazzo di 780 metri quadri che ha già destinato a finalità turistico ricettive.
La speranza è che il cantiere sia organizzato meglio di quello che un paio di settimane fa ha bloccato un noto ristoratore in piazza Beni a Monteleone. L’uomo si è ritrovato con l’accesso chiuso da un camion di un cantiere “che non era segnalato”. E con nessuno disponibile a spostare il mezzo.
Dopo una lunga attesa, l’arrivo dei carabinieri e del primo cittadino. Una discussione animata e poi ognuno per la sua strada con lo spostamento del mezzo, ma anche una denuncia presentata ai militari da chi si è trovato a perdere tempo prezioso, “oltre due ore, per l’incuria di chi gestiva il cantiere e di chi avrebbe dovuto controllare e rimediare. Vedremo cosa decideranno gli inquirenti” conclude il malcapitato protagonista.