MONTEGRANARO - L’intitolazione della sala consiliare a Giovanni Conti si apre con il taglio del nastro e la benedizione, affidata a don Andrea che ha preso le redini di don Sandro. “Da un lato c’è la memoria, dall’altra c’è il nuovo gonfalone, simbolo di un futuro che sta al passo dei tempi”. Vicino al gonfalone ci sono otto stemmi che raffigurano le famiglie cittadine che hanno segnato la storia di Montegranaro.
Tra di loro la famiglia Luciani e non è voluto mancare il cavaliere Loredano Luciani. Eccole le novità che accompagnano un giorno speciale, quello in cui Montegranaro ricorda uno dei suoi cittadini più illustri. “Un antifascista vero” ricordano in tanti tra il pubblico di una gremita sala, nonostante il caldo.
Giovanni Conti Jr, nipote del senatore, insieme con altri parenti sono arrivati a Montegranaro, non potevano mancare in questa occasione. Finalmente la città delle calzature rende merito a uno dei padri costituenti dell’Italia, dedicandogli il luogo più importante della città, simbolo della partecipazione e della buona amministrazione.
Ha fatto le cose in grande il sindaco Endrio Ubaldi e tutti hanno risposto, dal prefetto al questore, dall’onorevole al presidente della provincia, fino a tati cittadini e alla sua Giunta. “Ricordiamo un cittadino che ha dato lustro alla vita politica e repubblicana. Una storia esemplare, di italiano che ha mantenuto la coerenza fino alla morte, preferendo la povertà pur di non perdere i valori repubblicani. Il suo faro era Mazzini ed è stato chi ha partecipato con la sua capacità giuridica alla Costituente” sottolinea la prefetta Vincenza Filippi.
Insomma, un uomo che si è messo a disposizione del paese: “Arrivò a essere sorvegliato speciale, per la sua opposizione al fascismo, ma non ha mai messo in discussione i suoi valori. Definì la Repubblica ‘un ambiente di civile conflitto di interessi (il confronto democratico), di passioni, di volontà, esame continuo di tutti i pensieri. La Repubblica è attivazione della democrazia, metodo con cui si risolvono tutti problemi della sorta vita’. Da avvocato e garante di libertà è stato un perno del nostro presente, di una Patria portatrice di valori” aggiunge.
Per il ricordo dell’onorevole Conti a Montegranaro è arrivato anche il governatore Francesco Acquaroli: “Un personaggio illustre della nostra regione. importante ricordare il ruolo in un’epoca lontana, facendolo diventare un esempio per il presente. Figure da cui prendere esempio, danno forza alle istituzioni e un messaggio ai giovani, che sono il nostro futuro. Ricordarlo con una pubblicazione è ancora più bello, perché evidenzia come Montegranaro fosse già una città laboriosa, capace di costruire la propria storia. La forza che deriva da questa amministrazione e dai rappresentanti a ogni livello è un contributo all’attività della regione”.
Il questore Rosa Romano, affiancata dal capitano Nicola Gismondi, non è solita fare lunghi discorsi: “Parlando con il nipote, mi diceva che pur essendo un bambino di cinque anni e mezzo ricorda molto bene gli insegnamenti del nonno, che lo portò in Senato. Persone come Conti che hanno contribuito alla nostra costituzione e ai principi fondamentali, sono persone che mai devono essere dimenticate. La gente cambia, ma le idee devono camminare sulle gambe degli altri uomini, di ogni nuova generazione”.
Le diversità arricchiscono, ne è convinto anche l'onorevole Mauro Lucentini: “Crescendo a Montegranaro sentivo parlare del cardinale Svampa, dell’onorevole Conti, di cui c’è il busto all’interno del Parlamento, nel piano delle commissioni. Segretario del Partito repubblicano, Conti ha scritto la parte di Costituzione legata agli enti locali e al federalismo. Un personaggio molto attuale, con battaglie contro il latifondismo e la formazione dei contadini, in favore della trasparenza. Un grande oppositore del fascismo, dentro e fuori dal Parlamento. Con la sua coerenza si guadagnò la stima degli avversari, non dimentichiamolo mai”.
“Una figura così – riprende il presidente della Provincia, Michele Ortenzi – è perfetta per la sala consiliare, il luogo del dialogo, del confronto, dell’ascolto. Qualità che dobbiamo fare nostre. Parliamo di un personaggio immenso, di grande attualità, che ha fatto di conoscenza, impegno e dialogo la sua vita. Mi ha fatto pensare a Tommaso Moro. Da questa terra si può anche andare via, ma il cuore resta qui, come ha fatto Giovanni Conti”. “Un giorno che rigenera la memoria” chiosa l’assessore regionale Guido Castelli.
La parola torna poi al sindaco, che ammette: “L’idea è del consigliere Ermanno Vitali. Io ero già proiettato alla sala consiliare che riavremo nell’ex teatro Novelli all’interno del palazzo Francescani, che sarà restaurato a breve. Ma una volta abbellita questa sala, che era davvero brutta, non ho avuto dubbi. Noi siamo una comunità che non ha nulla da individuare ad altri, per troppi anni ci siamo sottostimati. Si pensava a lavorare e non a valorizzare i figli illustri e la tradizione”.
Per l’occasione, il sindaco ha fatto ristampare 1500 copie del volumetto scritto da Conti, La Strenna, e dedicato a Montegranaro nel 1905 “quando eravamo un comune cartolina. Abbiamo tanto da ricordare e dopo Conti penseremo a Zaccagnini, realizzando una pubblicazione sulla storia del parlamentare socialista” conclude il sindaco.
Raffaele Vitali