MONTEGRANARO – Tutti riuniti in sala consiliare, con distanze e mascherine. L’obiettivo era comunicare la consegna dei buoni, con annesse mascherine. Sono state 470 le domande totali, con le prime 80 già evase. Ma siccome ce ne sono anche di inammissibili e di doppie, visto che c’è chi ha usato più canali per presentare la domanda, gli uffici di Montegranaro stanno depurando. “Abbiamo avuto 83mila euro dal Governo, 13mila dalle donazioni, possiamo coprire quasi tutte le richieste” spiega l’assessore Aronne Perugini. “Aggiungeremo 10-15mila euro nostri” prosegue Endrio Ubaldi, che del Bilancio tiene i conti.
Anche a Montegranaro, come a Fermo e in altri Comuni, la consegna dei buoni si è abbinata alle mascherine. “Ne stiamo attendendo 6mila ferme al porto di Civitanova. Le abbiamo pagate un euro l’una, 3.500 le abbiamo coperte con le donazioni, per cui alla fine copriremo tutta la città, intesa come nuclei familiari” riprende Perugini.
Durante l’incontro di questa mattina in comune hanno parlato tutte le parti in campo, dai consiglieri di opposizione alla Caritas passando per il parroco. Tutti hanno lo stesso obiettivo, lenire i problemi di chi è più in difficoltà. Dalla Caritas al parroco, oltre a tutta l’opposizione.
Supporto alle famiglie, supporto ai commercianti e supporto alle imprese: “Ecco le tre priorità che ci siamo dati come Amministrazione”. Chiaro che il Bilancio cambierà, con una modifica delle priorità attuali. “E lo dico anche come assessore ai lavori pubblici. Le opere non hanno senso, prima dobbiamo tenere viva la città”. “Per i buoni spesa abbiamo fatto la scelta di convenzionare tutte le attività alimentari - ha detto l'Assessore Roberto Basso- e questo per mantenere una sorta di abitudine nel singolo cittadino”.
Lucentini e il suo gruppo volevano più coinvolgimento, ma alla fine per il bene comune hanno aperto ogni porta. “Siamo stati chiamati per dirci come era stato fatto il bando quando in realtà è iniziata la distribuzione. Ribadiamo una cosa molto semplice, la Caritas è il canale migliore da usare. Noi – hanno ribadito i membri della minoranza – siamo qui per Montegranaro. Per questo abbiamo fatto nostro il bando per far sì che i cittadini sapessero e potessero partecipare”.
E secondo la richiesta: aprire l’ecocentro per poter portare via i rifiuti che stanno pulendo cantine, cercando di superare la difficoltà magari lavorando a casa. E su questo la maggioranza ha aperto, dicendo che amplierà gli orari di consegna”. Bene così e avanti tutta: “I conti si faranno, nessuno vuole polemiche, stiamo vicini alle famiglie. Dopo due settimane siamo stati chiamati e soprattutto la maggioranza ha aperto alla Caritas, come avevamo chiesto fin dall’inizio”.
Hanno ascoltato le parole dell’Amministrazione i partecipanti e hanno incassato la benedizione di don Sandro: “Questo è un momento di vera politica e di azione per il bene comune. È un momento dove c'è richiesta profonda e forte condivisione d'intenti”. Quelli che hanno coinvolto la Caritas e il suo presidente Cesare Ciarpella: “Questa fase non è affatto semplice, ma noi arriviamo bene con gli aiuti, nella distribuzione di pacchi e medicinali. C'è stata una generosità unica da parte dei cittadini di Montegranaro, la vera speranza per risorgere da questa situazione”.
Da oggi la condivisione sarà un’arma in più per Montegranaro per combattere questa emergenza che appena passata si trasformerà in crisi economica, che era già presente: “Il Bilancio cambierà, lo sappiamo tutti in primis la voce lavori pubblici. Prima di costruire dobbiamo salvare e tenere viva la città insieme ce la faremo” conclude Perugini.