MONTEGIORGIO – Un paese attento al mondo femminile, un paese che ama riflettere, che crede nella cultura, anche quella fuori dai circuiti main stream, un paese che ha in Michela Vita, assessore alla cultura, e Michele Ortenzi, sindaco, il volano che anima il centro storico.
Dopo aver ridato vita al chiostro e alle sale di Sant’Agostino con la mostra dedicata aa Letizia Battaglia, Montegiorgio apre una nuova pagina di riflessione con le immagini, per poi passare al teatro e alla scrittura creativa, tutto all’interno del cartellone ‘Chi dice donna…’ che dal 16 febbraio al 10 marzo segnerà la vita della media Valtenna.
Si parte domani, 16 febbraio, con l'inaugurazione della mostra fotografica “Maree, Donne in rivolta” del fotografo maceratese Claudio Colotti (nella foto). Ingresso gratuito “Un evento che abbiamo fortemente voluto e che, grazie al sostegno della commissione pari opportunità regionale abbiamo realizzato” commento le tre assessore Maria Giordana Bacalini, Lorena Marzialetti e Vita che sono riuscite a raddoppiare gli appuntamenti, rispetto all’edizione 2023. Sono ben sei gli eventi che celebrano la donna attraverso il linguaggio universale dell’arte.
A curare la mostra di 46 fotografie è la giornalista Chiara Fermani, che al taglio del nastro dialogherà con il protagonista, il fotoreporter Colotti che si muove tra “Maree, Donne in rivolta” usando il bianco e nero. “Racconto – spiega il fotografo – cinque anni di manifestazioni in giro per l'Italia: ariose, potenti, audaci e provocatorie all’inverosimile le donne che ho conosciuto nelle principali piazze italiane. Donne che mi hanno colpito per la pervicace determinazione nell’affermare sé stesse all’interno del dibattito pubblico come nuovo soggetto politico montante capace di trainare altre lotte e altri antagonismi”.
Ma questo è uno dei sei eventi che riempiranno le prossime settimane in rosa di Montegiorgio. Il 2 marzo un doppio appuntamento: alle 15, con partenza da Palazzo Passari, una passeggiata letteraria e un incontro di scrittura creativa dal titolo “De-scrivere la maternità”, con le scrittrici Daniela Zepponi del blog C’era una Mamma e Silvia Alessandrini Calisti, creatrice del sito mamme.marchigiane.it. a seguire, alle 18, spazio alla musica a Palazzo Sant'Agostino, con un concerto gratuito tutto al femminile, con le musiciste Daniela Carlini al violino e Daniela Fiorani al pianoforte.
L'8 marzo si abbiano cinema e vino: dalle 18:30, aperitivo e film al Cinemanzoni con possibilità di prenotare fin d’ora a numero 3662047003. E anche in questo caso l’amministrazione ha deciso di regalare l’evento, proprio per favorire partecipazione e riflessione.
Il 9 marzo alle ore 17, a Palazzo Passari, ci sarà l'attesa premiazione delle “Donne Eccezionali Montegiorgesi”, un riconoscimento dedicato a tutte coloro che si sono distinte per merito in vari ambiti (sociale, culturale, sportivo). La scelta è affidata alla neonata Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Montegiorgio. A seguire, cena alla vineria Sassinpiazza, al costo di 30 euro (per info e prenotazione chiamare il numero 0734/952066).
Gran finale domenica 10 marzo alle 21,15 al teatro Alaleona con una vera chicca, lo spettacolo di Giobbe Covatta e Carlotta Vagnoli, scrittrice, attivista e femminista intersezionale. Lo spettacolo ‘Il Gender Gap’ aiuterà lo spettatore a esplorare le disuguaglianze di genere nei contesti sociali, economici e politici, mettendo in luce gli ostacoli che ancora persistono nel raggiungimento della parità di genere.
In collaborazione con il Rivela Festival, Giobbe Covatta dialogherà di sociologia con Carlotta Vagnoli sul tema del gender gap. “Sempre di più la società ha bisogno della partecipazione paritaria di tutti, ma la posizione dell’Italia nel ridurre il divario di genere, a livello internazionale, va peggiorando. Ora più che mai, storie di violenza popolano la cronaca nera. Ma dove hanno origine queste tragedie?” spiegano i protagonisti.
“Una serie di eventi, per la maggior parte a fruizione gratuita, che ha lo scopo di porre l’accento sulla donna, attraverso molte forme di linguaggio. Momenti di riflessione, divertimento e convivialità per generare quella profonda condivisione in grado di porre in essere una comunità attenta, per rispondere prontamente a esigenze più o meno sottese e per creare una necessaria e coesa rete di relazioni” concludono Vita, Bacalini e Marzialetti.
r.vit.