MONTE URANO – Uno dei festival più originali, pensato dall’allora assessora Loretta Morelli, torna ad animare il comune di Monte Urano. Confermato nel cartellone estivo dall'amministrazzione Leoni, domani e domenica si riflette con il FemFest, il festival transfemminista intersezionale della regione Marche.
Ad organizzarlo è l’associazione Common Bubble, dedicata allo sviluppo culturale e professionale del territorio per la rigenerazione urbana, sociale, artistica e tecnica della comunità locale. Il FəmFest è un festival di due giorni nei quali si affrontano argomenti in ottica transfemminista attraverso laboratori, tavole rotonde, presentazioni di libri e performance artistiche tenute da ospiti provenienti da tutta Italia.
Un weekend all'insegna di cura, dialogo, riflessione e festa a cui partecipano persone di diverse generazioni e sostrati culturali. Il tutto nelle tre piazzette e la biblioteca comunale del centro storico di Monte Urano: spazi raccolti, che si prestano alla condivisione di idee.
Il tema trasversale dell’edizione di quest’anno è il racconto, inteso come strumento trasversale di connessione e comprensione. L'obiettivo è decostruire saperi e conoscenze in ottica transfemminista con un pubblico diversificato, avvicinando tra loro molteplici realtà e sottolineando sempre le necessità del territorio locale.
Si inizia domani alle 15.30 con il discorso di apertura seguito da un confronto sulla storia del (trans)femminismo marchigiano tra Donne di Mondo e Liberə Tuttə, due collettivi femministi locali appartenenti a generazioni diverse. La giornata prosegue con la presentazione del libro “Prima che chiudiate gli occhi” di Morena Pedriali Errani, attivista per i diritti Sinti e Rom; e con un talk dedicato al racconto del territorio palestinese tenuto dalle attiviste Yasmin Dabash e Hind Abushkhadim, a cui seguirà un concerto di musiche originali del musicista palestinese Tareq Abu Salameh. Il programma serale di sabato prevede una conversazione/performance di Slam Poetry sul poliamore, un concerto di musica rap e un dj set finale.
Domenica si inizia alle 16 con un talk tenuto da Marianna the Influenza e Stefania N’Kombo José Teresa, le quali rifletteranno sui bias colonialisti delle narrative mediatiche più tradizionali. A seguire Beatrice Gnassi, Marta Migliosi e Margherita D’ignazio presentano il libro “Felicemente seduta” di Rebekah Taussig, tramite il quale affrontano il tema dell’abilismo. L’ultimo panel di domenica è tenuto da La Perdigiorno, libreria indipendente di Porto S. Giorno, e Libera Scuola Diffusa, incubatore di percorsi dal basso a Lido Tre Archi. Queste due realtà parlano di itinerari di pedagogia dal basso, raccontando il valore della narrazione all’interno di contesti dove analfabetismo e povertà educativa generano uno stato di mutismo sociale.
Il programma serale di domenica prevede una lezione/spettacolo sulla figura della Sibilla Appenninica tenuta da Tea Fonzi e un dj set finale. In parallelo al programma di panel e spettacoli, la biblioteca comunale ospita tre laboratori (a numero chiuso, ingresso libero fino a esaurimento posti): sabato 27 laboratorio di auto-narrazione alle 17.30; domenica 28 laboratorio di Slam Poetry alle 15.30 e laboratorio di (auto)rappresentazione video-fotografica alle 18.
“Lavoriamo – spiega Common Bubble – per necessità di creare spazi sicuri di crescita mutuale in una società che molto spesso divide e allontana. Questi spazi, sia fisici che culturali, si nutrono dell’azione volontaria e solidale dei singoli e della comunità, dei collettivi e delle persone che li supportano e finanziano”. (nella foto l'edizione 2023)