di Raffaele Vitali
MONTE RINALDO – Una domenica speciale per Monte Rinaldo e La Cuma, il santuario romano del II secolo. “A Palazzo Fossi si trova un locale funzionale che con un finanziamento regionale, 20mila euro, a cui abbiamo aggiunto 10mla euro comunali, abbiamo allestito per una mostra che resterà aperta fino a maggio” spiega il sindaco Gianmario Borroni. Questo in attesa di riaprire il museo, che ha ottenuto 230mila euro per il consolidamento delle fondazioni, danneggiate dal sisma. “Per questo spero che il 2022 sia l’anno dell’avvio dei lavori, scavi e ritrovamenti permettendo”
La mostra si articola in due sale, una espositiva e una multimediale. A organizzare il tutto è il team di ricerche dell’area archeologica: Sovrintendenza delle Marche, Università di Bologna, Comune. “In aggiunta, collabora con noi l’Accademia Britannica di Archeologia e per questa occasione anche TurisMarche ed Ega, una società inglese che ha realizzato la parte multimediale con un touch da 65 pollici”.
la multimedialità diventa il valore aggiunto di chi ha già la bellezza fisica. “Hanno realizzato due giochi interattivi destinati ai più giovani. Chi visita la mostra può giocare con le divinità e i vari simboli oppure può giocare con il tempio, partendo dal grande portico che si può ricostruire”.
La parte scientifica è data dal fatto che la ricostruzione ricalca gli studi degli ultimi sei anni affidati al team anglo-bolognese-marchigiano. “Quindi si trovano anche i particolari architettonici, terrecotte incluse che son esposte nelal prima stanza”.
Da un lato dici si forma, dall’altro si crea. “In più, su una parete vengono proiettati i video relativi al sito archeologico. Uno di carattere generale sulla fase di ricerca; quello del restauro curato dal campus di Ravenna dell’Unibo; un video inedito che riproduce le ricostruzioni in 3D, anche se al momento lo vediamo in 2D, del sito archeologico; infine un filmato in Lis, per garantire la massima accessibilità, che si aggiunge alla parte espositiva dove abbiamo riprodotto quanto installato questa estate: un plastico che ricostruisce tutto il sito archeologico, con guida in braille”.
Per ammirare tutto questo, inaugurazione alle 1030, poi festa che dura fino a sera e infine la possibilità di visitarla nei prossimi mesi. “Gli spazi, seppur piccoli, saranno destinati anche ai Cumalab, i laboratori didattici per bambini. Ne abbiamo di diversi tipi, dallo scavo simulato, con tanto di reperti interrati, fino al laboratorio di ceramica e alle visite in aula, a cui ora aggiungiamo l’uso delle App. Insomma La Cuma è sempre più senza età, un luogo per bambini, per famiglie, per ricercatori e appassionati: “Siamo un riferimento archeologico per le Marche e la vicinanza della Regione, all’inaugurazione ci sarà l’assessore Guido Castelli, ce lo dimostra” conclude Borroni.