MONTAPPONE – Vero o no, intanto un uomo ha chiamato questa mattina in tabaccheria. “Ho ricevuto una telefonata da parte di un uomo che mi ha ringraziato per la vincita, dicendomi che si ricorderà di me” racconta Gianmario Mennecozzi, il titolare della tabaccheria di Montappone dove ieri sera è stato centrato il 6 da oltre 156 milioni di euro al Superenalotto.
Secondo il tabaccaio l’uomo ha fatto tutto per non farsi riconoscere: “Non sono riuscito a capire dalla voce chi fosse. Forse l’aveva camuffata. Mi auguro soltanto che sia uno del paese e che possa contribuire a fare del bene alla comunità”.
Montappone si è risvegliata tra le telecamere delle tv nazionali e le interviste. Anche il sindaco Mauro Ferranti non ha potuto fare a meno di rispondere a tutti: “Speriamo che realizzi qualcosa di utile, come ad esempio una casa di riposo per anziani”. Il paese del cappello porta bene e chissà che ora non cambia anche il detto ‘che porta sfortuna appoggiare un cappello sul letto’.
“Evidentemente a Montappone questo non accade mai. Quindi spero che in tanti continuino a venire qui a giocare nelal nostra fortunata tabaccheria, ma soprattutto per comprare i nostri cappelli artigianali, frutto di una manifattura che ha le radici nel settecento, quando un re promise sua figlia in sposa a chi avrebbe creato la corona più bella. Un giovane artigiano di Montappone vinse la sfida, intrecciando una corona con il filo di paglia. Da allora tutti impararono l'arte del cappello".
In attesa di scoprire il volto del nuovo re Mida, i montapponesi lanciano idee: “Potrebbe comprare vaccini per tutti” sottolinea Paola, insegnante e moglie del titolare della tabaccheria. E poi, c’è chi al Superenalotto continua a giocare e sorridente si presenta per riscuote: “Noi abbiamo vinto 5 euro, ce li date o li avete già finiti tutti?”.
Raffaele Vitali