FERMO – Ma chi l’ha detto che per diventare un campione della pallanuoto bisogna per forza nascere sul mare? “Vengo da una città che non vanta grandi tradizioni. A Fermo ho iniziato andando in piscina per superare ei classici problemi da bambino alla schiena. Poi, a un certo punto, ho visto la prima palla in acqua e da lì, avevo otto anni, non mi son più fermato”.
Ha nuotato così tanto che domani, Luca Marziali, giocherà la finale dei Mondiali. “Un grande campione e un ragazzo straordinario: il nostro Luca Marziali è pronto a sfidare la Spagna. E lo farà dopo due straordinarie vittorie del Settebello contro le fortissime Ungheria, padrona di casa, e Grecia” sottolinea il sindaco Paolo Calcinaro. Medaglia sicura e un “ti aspettiamo a Fermo" del sindaco che dà una carica in più al centroboa.
Nell’estate che celebra i 40 anni dal mondiale di calcio del 1982, la Spagna è di nuovo sulla strada dell’Italia, questa volta da avversaria. Il Settebello non ha nulla da perdere e soprattutto ha dimostrato di essere davvero forte. e Luca Marziali, perno del Palermo in serie A, ne è un tassello fondamentale.
Peer la Spagna è una rivincita, visto che nel 2019 perse proprio la finale contro l’Italia. Ma i ragazzi di campagna sono carichi. Fermo è casa sua, anche se oggi vive in giro per l’Italia con moglie e figlia. Torna appena può, ci sono i suoi genitori, e soprattutto c’è il desiderio di un futuro in questa città che “non vanta grandi tradizioni” confessava nelle interviste ai quotidiani specializzati, ma che con lui potrebbe cambiare la geografia delle grandi fucine di talenti nella pallanuoto”.
Appuntamento domani alle 20 in diretta su Rai3 per tifare un figlio del Girfalco che insieme a Carlo Macchini, il re della sbarra, sta portando il nome di Fermo in giro per il mondo.
@raffaelevitali