FERMO – La proposta è dei socialisti, o meglio di Uniti per le Marche, ma l’attacco dei vertici di Forza Italia sulla proposta di legge elettorale è tutta contro Pd e M5. “Invece di occuparsi dei problemi dei marchigiani, provano a fare quadrato cercando di celare il loro strumentale accordo con un golpe normativo teso solamente a mantenere la poltrona" commentano Francesco Battistoni e Jessica Marcozzi.
La proposta prevede la modifica della legge elettorale regionale vigente con l'introduzione del ballottaggio, qualora al primo turno nessuno dei due candidati raggiungesse il 50%. "Lo scandalo firmato Pd-M5s sta per compiersi anche nelle sedi istituzionali- dicono Marcozzi e Battistoni-. Sta per approdare, infatti, in commissione regionale, la proposta di legge con cui il Pd e il M5S vogliono reintrodurre il ballottaggio alle elezioni regionali. Ma noi non ce ne staremo con le mani in mano ad assistere a questo scempio istituzionale orchestrato solo per nascondere un accordo sottobanco tra i dem e i pentastellati. Due partiti che se le sono dette di tutti i colori, a tutti i livelli e che oggi, invece, nel tentativo di cercare di restare a galla, le provano tutte".
Un tentativo che, a detta degli esponenti marchigiani di Forza Italia, non cambierà le sorti della competizione elettorale per la Regione, in programma a settembre.
"Sanno di aver definitivamente perso ogni credibilità e di doversi preparare a lasciare la guida delle Marche dopo i disastri politici e amministrativi, dal terremoto alla sanità fino alla gestione dell'emergenza Covid – concludono -. Ma gli escamotage orchestrati da Pd e M5s non serviranno a sottrarli alla sonora bocciatura elettorale. Anzi, non capiscono che con questi giochetti peggiorano ulteriormente la loro già compromessa situazione. Si rassegnino". Sul tema è già intervenuto il candidato alla presidenza per il centrosinistra, Maurizio Mangialardi, che ha bocciato la proposta ritenendo che no ci sono i tempi per una condivisione progettuale.