MONTEGRANARO – Il Micam si avvicina a grandi passi. E con lui Lineapelle e Mipel, ovvero il mondo delle scarpe e degli accessori che si ritrovano compatti a Milano per le fiere che decidono il futuro del settore moda.
Ma come sta la moda? “Un settore che conferma la sua dinamicità sui mercati internazionali” conferma il centro studi di Confindustria. I dati sono stati snocciolati durante la presentazione delle principali fiere di settore. Un mondo che ha chiuso il 2024 con 30 miliardi di fatturato, un export da 25 miliardi, quasi 10.000 aziende per un totale di circa 140.000 addetti.
Tutto questo sarà in mostra dal 22 febbraio grazie ai 5 saloni: Milano Fashion&Jewels, Micam Milano, Mipel, TheOne Milano e Lineapelle. Complessivamente 2.858 marchi, di cui il 46% proveniente da 51 Paesi diversi. Dalle calzature ai gioielli le manifestazioni offriranno l'opportunità di un confronto tra i vari operatori “e un supporto per gli imprenditori in un momento – hanno ricordato i vari presidenti, tra cui Giovanna Ceolini di Assocalzaturifici - di grandi problemi come le questioni geopolitiche e gli aumenti dei costi dell'energia”.
In generale, l'export ha registrato una crescita del +2,4%, raggiungendo un valore complessivo di 10,2 miliardi di euro. A livello geografico, sia i mercati intra-Ue sia quelli extra-Ue hanno contribuito a questa performance positiva: i paesi dell'Unione Europea, che rappresentano il 47,8% dell'export totale, hanno visto un incremento del +2,7%, mentre i mercati extra-Ue sono cresciuti del +2,0%.
La Francia si conferma il primo mercato di destinazione, con un aumento delle esportazioni del +8,2% e una quota del 14,3% sul totale export del comparto. Seguono Germania, che registra una flessione del -6,5%, e Stati Uniti, con una crescita del +5,8%.
Particolarmente significativa la performance della Cina, che segna un aumento del +21,8%, dopo un periodo davvero difficile che ha impattato sul lusso, mentre Hong Kong cresce del +7,1%. Sul versante opposto, la Svizzera, avendo perso il suo ruolo di hub tecnico, sperimenta un calo marcato del -43,6%, mentre gli Emirati Arabi Uniti emergono con un incremento del +45,1%, pur mantenendo una quota minima di mercato, si valuta l’1,9%.
Sul fronte del consumo nazionale, i dati, rilevati da Sita Ricerca, stimano un fatturato in lieve contrazione, con una riduzione di circa il -2,0% rispetto al 2023. Il settore della moda donna continua quindi a mostrare segnali di crescita sui mercati internazionali. “La resilienza e la capacità di innovazione della manifattura saranno elementi chiave per affrontare le sfide future e consolidare la presenza del Made in Italy nel panorama globale” hanno ribadito compatti.
I 5 saloni tirano la volata alla Milano Fashion Week che dal 25 febbraio al 3 marzo presenterà le collezioni donna per l'autunno/inverno 2025/26. E così in passerella arrivano gli accessori, dettagli indispensabili per impreziosire ogni tendenza. che si possono ammirare tra Milano Fashion&Jewels, da 22 febbraio fino al 25, Micam Milano, Mipel e TheOne Milano (23-25) e poi Lineapelle, dal 25 al 27 febbraio.
“Queste fiere non sono semplici esposizioni, ma veri e propri luoghi di incontro in cui eccellenza, creatività e visione si intrecciano, dando vita a un racconto comune che ha reso l'Italia un modello indiscusso per il mondo dell'accessorio moda” le parole di Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Moda e Design di Regione Lombardia che ha accompagnato la presentazione del cartellone della moda.
“Il successo del Made in Italy non è casuale, ma il risultato di un sistema capace di creare sinergie e valorizzare ogni fase della produzione: dalla selezione delle materie prime da parte delle concerie alla manifattura degli artigiani, dall'intuizione dei designer alla capacità delle aziende di portare questi prodotti sulle passerelle e nei mercati internazionali” la conclusione.
r.vit.