FERMO – Se servisse un ulteriore segnale che il distretto calzaturiero fermano – maceratese non ha alcuna intenzione di smettere di lottare, ecco la graduatoria delle aziende che hanno ottenuto il contributo regionale all’interno del piano dell’Area di Crisi Complessa, che vive di due piani: Invitalia per i macro progetti e Regione per quelli più piccoli e rapidi.
Investimenti in merito alla trasformazione digitale dei processi produttivi. Il plafond regionale è di quasi 2 milioni, per la precisione 1milione e 953mila euro e va a contribuire agli investimenti di 44 aziende del settore moda. “Parliamo - spiega l’assessore Guido Castelli di acquisizione di servizi specialistici di innovazione di prodotto, processo, organizzativa e commerciale”.
Le domande erano state 68, 44 alla fine quelle ammesse. “Il settore moda, pelle e calzature, già profondamente in crisi prima della pandemia, ha subito uno stress aggiuntivo con la crisi sanitaria. ma non bastano i ristori, il nostro obiettivo è quello di incentivare le Smart Technologies del Manufacturing, quindi di introdurre le tecnologie digitali nel processo produttivo nella logica del 4.0. noi sosteniamo progetti che intendano fornire nuovi modelli organizzativi”.
Dalla crisi si esce cambiando, non solo aiutando. Le azioni previste dal bando erano di due tipi: investimenti produttivi Smart Manifacturing finalizzati all’applicazione di nuove tecnlogie digitali 4.0 e acquisto di servizi specialistici per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale correlati agli investimenti della prima azione.
“Tutti i progetti dovevano essere connessi ad un programma occupazionale di mantenimento o incremento e prevedere da un minimo di 40 mila euro ad un massimo di 80 mila euro di investimenti” (nella foto Castelli con la dirigente Maestri).
@raffaelevitali