FERMO – Le donne sono il perno della moda, spesso però sono lontane dai posti di comando. Ma non nelle Marche, perché alla presidente nazionale di Confindustria Moda, Annarita Pilotti, si affiancano altre due imprenderci alla guida delle associazioni di categoria: Monia Amaranti e Doriana Marini, rispettivamente numero uno del settore moda di Confartigianato e Cna Marche.
“A pochi giorni dalla Fashion week, siamo preoccupate per le migliaia di micro e piccole imprese che rendono unico il nostro distretto” sottolineano.
“Ci sono troppi indicatori che stanno facendo la situazione regionale impegnativa: inflazione, aumento delle materie prime, tensioni internazionali, frenata della Germania” proseguono. Tutto questo ha fatto impennare la cassa integrazione, ma anche dell’FSBA, già usato nel suo massimo monte ore che terminava nel 2024”.
La cassa a dire il vero riguarda praticamente ogni settore, edilizia esclusa: “La metà è per il settore tessile, calzatura e abbigliamento, in forte aumento dal novembre 2023”. Quella che manca è la prospettiva: “Non ci sarà ripartenza e senza gli strumenti idonei che permettano alle imprese di ammortizzarne gli effetti. Ricordiamo infatti che, i nostri distretti soffrono anche la concorrenza di regioni limitrofe che godono di Zone ad Economia Speciale. Le imprese della Moda che vanno aiutate con tutti gli strumenti già in essere ma con diverse prospettive economiche. Sarebbe pertanto utile integrare la cassa integrazione, dedicare politiche sul credito e prevedere specifici crediti d’imposta".
Mentre il rapporto Istat Nazionale indica un nuovo record per l’occupazione, con la disoccupazione ai minimi storici dal dicembre 2008, il settore moda va in controtendenza e proprio per questo, oggi più che mai, ha bisogno di aiuti mirati.
Un aiuto arriverà dalla Camera di Commercio delle Marche e dalla Regione, ma non basta: “La grande adesione a questi bandi però, fa sì che purtroppo molti imprenditori non riescano ad usufruirne per mancanza di risorse disponibili. È per questo che auspichiamo si possano integrare maggiormente il plafond”.
r.vit.