ANCONA – Si avvicina, grazie all’impegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, l'elettrificazione delle banchine degli scali di propria competenza, realizzata grazie ai fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari del Pnrr, per garantire la riduzione delle emissioni inquinanti e una maggiore sostenibilità ambientale.
Un tema che l’allora assessora Manuela Bora aveva sollevato e che aveva portato sul tavolo europeo, durante le riunioni del Comitato Europeo delle Regioni, aprendo canali ai finanziamenti che poi il Pnrr ha agevolato.
Con la sigla della convenzione attuativa con Sogesid, la società in house dei ministeri della Transizione Ecologica e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, parte la progettazione degli interventi previsti nei porti di Ancona, Pescara, Pesaro, San Benedetto del Tronto e Ortona.
Valgono 11 milioni di euro i progetti di 'cold ironing' negli scali del medio Adriatico: saranno allacciate alla rete elettrica navi traghetto, passeggeri o di servizio dalle limitate dimensioni, presso banchine d'ormeggio e commerciali. Ciò consentirà lo spegnimento dei motori, con evidenti benefici di riduzione delle emissioni prodotte e qualità dell'aria per i centri abitati.
Compito della Sogesid sarà accompagnare nei prossimi cinque anni l'Autorità Portuale fornendo supporto tecnico ingegneristico sia nella fase progettuale che realizzativa, insieme ad attività di management relativa agli specifici investimenti. Già sono pronti privati a potenziare lo sviluppo dei natanti elettrici, a cominciare dal porto di Fano.
“Con questa collaborazione procediamo nel necessario percorso di investimento per incrementare la sostenibilità degli scali Adsp - dice Vincenzo Garofalo, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale - un obiettivo che affianca la crescita dell'economia marittima con il miglioramento della convivenza fra queste infrastrutture e le comunità”.
“Siamo lieti - afferma Carmelo Gallo, Presidente di Sogesid - di contribuire a un processo che è destinato nel medio termine a dare nuove prerogative di sviluppo sostenibile agli scali abruzzesi e marchigiani”.